Dormo bene, guido meglio: camionisti e autisti di pullman possono dire stop al colpo di sonno

Il colpo di sonno al volante è la causa, diretta o indiretta, del 22 per cento degli incidenti stradali, il 12 per cento dei quali mortali, con un costo sociale che si aggira attorno ai 900 milioni di euro all’anno. Lo hanno calcolato i responsabili del ministero dei Trasporti confermando, numeri alla mano, l’estrema pericolosità di chiudere, anche solo pochi istanti, le palpebre, vinti dalla stanchezza. Un pericolo altissimo, quello d’essere vittime di un colpo di sonno che spesso è causato da una vera e propria malattia: l’Osas, sindrome delle apnee ostruttive del sonno, una patologia cronica molto diffusa caratterizzata da ripetute interruzioni dell’attività respiratoria durante il sonno determinate da un’ostruzione delle alte vie respiratorie che può essere causa di disturbi severi e malattie importanti come l’ictus, il diabete, l’infarto e, da recenti studi, anche la demenza senile. Una”malattia” tanto subdola quanto pericolosa, Continua a leggere

“Tragedie come quella del Ponte Morandi e della funivia di Stresa non avvengono per caso”

“Penso che la tragedia di Stresa, come la nostra, non sia un caso”. Ad affermarlo è stata Egle Possetti, presidente del comitato Ricordo Vittime ponte Morandi, commentando il tragico incidente alla funivia tra Stresa e il monte Mottarone, costata la vita a 14 persone.al termine di un incontro a Genova con i parlamentari liguri per illustrare la proposta di legge elaborata dal comitato a favore delle famiglie delle vittime di disastri dovuti all’incuria. Continua a leggere

Chi viaggia muore. Sempre più spesso per colpa di manutenzioni e controlli che non ci sono

Dalle  ferrovie ai  ponti, alle gallerie, alle funivie:  se è vero che più indizi fanno una prova, le tragedie avvenute negli ultimi anni, dai disastri ferroviari (ultimi in ordine di tempo quelli del 2016 sulla linea Bari-Barletta con 23 vittime e una cinquantina i feriti e quello di Pioltello, alle porte di Milano, del 2018 costato la vita a tre passeggeri e il ferimento di oltre cento) a quelli su strade e autostrade (con  i crolli dei   cavalcavia di Annone Brianza, nel lecchese nel 2016, con una vittima  e quello  Ponte di Genova  nell’agosto 2018 che ha causato una vera strage, con 43 vittime)  fino alla funivia di Stresa precipitata nel vuoto domenica uccidendo 14 persone, rappresentano la prova più inconfutabile (e drammatica) che qualcosa nella manutenzione delle infrastrutture non va, che per colpa dichi, al governo del Paese, non sa evidentemente garantire  la manutenzione, e dunque la sicurezza,  c’è chi continua a morire. Una prova schiacciante dell’incapacità della politica di fare prevenzione Continua a leggere