Il “trasportese”, ovvero la lingua parlata da chi si occupa di spedizioni e logistica. Una lingua che da oggi ha un suo mini vocabolario con tutti i termini da conoscere: dalla b di bancale alla s di sagoma, con tanto di disegni che aiutano meglio a comprendere, soprattutto le possibili diverse realizzazioni, come per esempio i diversi “allestimenti” con cui può essere preparato un pallet o le sei “versioni” di una sagoma. A censire i termini, sia italiani, sia, sempre più spesso, inglesi (come display, pallet, shipper) che vengono utilizzati nel mondo della logistica per individuare e identificare le diverse unità di carico usate per il trasporto delle merci sono stati i responsabili di GS1 Italy (“quelli del codice a barre, il linguaggio globale per la trasformazione digitale”, come viene “presentata” sul proprio sito l‘organizzazione non profit che sviluppa gli standard più utilizzati al mondo per la comunicazione tra imprese, con 35 mila aziende italiane riunite da GS1 Italy)