“La firma del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei Trasporti e della Logistica rappresenta in questo momento storico il grande senso di responsabilità delle imprese e delle organizzazioni sindacali che insieme hanno manifestato con questa firma a tutto il mondo economico l’importanza strategica di questo settore e soprattutto dei suoi operatori, che malgrado le enormi difficolta che hanno attraversato durante questi lunghi mesi, hanno continuato senza interruzioni a tenere acceso il motore della economia nazionale. Il riconoscimento economico, seppur rappresentando un ulteriore sacrificio per le imprese, va a compensare almeno in parte il sacrificio dei lavoratori”. Con queste parole il presidente dell’Osservatorio dei trasporti e della Logistica di Milano Lodi Monza Brianza, Claudio Fraconti, ha commentato il “lieto fine” di una trattativa che sembrava destinata a diventare una “storia infinita”, con un contratto scaduto da ormai quasi 16 mesi e densi nuvoloni all’orizzonte a oscurare le speranze di trovare una via d’uscita a un “caso” che ha riguardato un milione e 200mila addetti a livello nazionale nel settore merci-logistica. Una vera e propria marea di lavoratori che in questi lunghissimi mesi hanno dovuto affrontare una pandemia globale che ha esposto moltissimi di loro al rischio di contagio, senza peraltro poter contare su una “corsia preferenziale” per essere vaccinati, come categoria maggiormente”esposta” e dunque “prioritaria” nella campagna di vaccinazione. Una priorità da sempre richiesta a gran voce proprio dallo stesso Claudio Fraconti, fra i principali protagonisti della battaglia per vaccinare la categoria che è stata vinta proprio nei giorni scorsi. Quasi in concomitanza con l’altra “vittoria” ottenuta per la firma del contratto nazionale. “Due luci che si sono finalmente accese, anche se solo dopo mesi in cui la categoria ha dovuto “viaggiare a fari spenti” in uno dei periodi più bui mai vissuti dal Paese”, ha concluso Claudio Fraconti, “con una crisi sanitaria e una economica che hanno portato il Paese davvero sull’orlo del baratro”.