Vaccini prima ai camionisti? “Dopo medici, infermieri e anziani dovrebbe toccare a loro”

Medici e infermieri, certo, e poi personale delle residenze per anziani e i loro ospiti, ma subito dopo anche gli operatori dei trasporti e della logistica: anche loro devono essere inseriti nelle “categorie prioritarie” alle quali somministrare, prima che ad altri, i vaccini anti Covid. A chiederlo, in attesa del ‘V-day’ per la campagna di vaccinazioni in tutta Europa, sono i responsabili di Conftrasporto- Confcommercio che lanciano un appello al Governo “affinché, fra le categorie prioritarie, almeno nella seconda parte della campagna, siano inclusi gli operatori dei trasporti e della logistica.Gli autotrasportatori, i magazzinieri, i dipendenti delle imprese di trasporto hanno garantito, fin dall’inizio della pandemia, l’arrivo a destinazione delle merci, a cominciare dai farmaci e dai generi di prima necessità”, spiega il presidente di Conftrasporto Paolo Uggé.”La richiesta che facciamo al Governo e al commissario Arcuri quando stilerà il prossimo elenco dei destinatari prioritari per la somministrazione del vaccino, è di includere in quella lista anche queste categorie di lavoratori e imprenditori per consentire la continuità di un servizio fondamentale, fatto salvo ovviamente il principio di volontarietà. Queste tipologie di lavoratori”, conclude il presidente di Conftrasporto- Confcommercio, “operano infatti a contatto tra loro e con il pubblico, e spesso si trovano a viaggiare fra diverse regioni d’Italia e fra l’Italia e l’estero. Dopo che saranno vaccinati gli operatori sanitari e sociosanitari, il personale delle Rsa e gli anziani, riteniamo che la categoria dei trasportatori possa e debba essere compresa tra le destinatarie della campagna immediatamente successiva alla prima per il ruolo fondamentale che i settori del trasporto e della logistica ricoprono e ricopriranno anche nelle fasi di distribuzione dello stesso vaccino”.