Finalmente: una sola parola, ma più che sufficiente a far comprendere, insieme alla soddisfazione per un problema non più dimenticato ma (finalmente) affrontato e risolto, la lunga, estenuante attesa senza avere una semplice risposta: quella che (finalmente) è arrivata confermando la sospensione dell’ Area C e del pagamento della sosta sulle strisce blu a Milano. “Esprimiamo soddisfazione per la cancellazione dei pagamenti di sosta e di mobilità nella città di Milano. Sono mesi che evidenziamo la necessità di agevolare l’utilizzo delle auto private nella città di Milano, al fine di garantire la necessità di continuare a svolgere le attività professionali, salvaguardando comunque la salute dei cittadini, anche in alternativa all’uso dei mezzi pubblici disponibili, da oggi, solo fino al 50per cento della loro capienza”, ha commentato Claudio Fraconti, presidente di Fai Conftrasporto Milano, che ha voluto ringraziare in particolar modo il consigliere Gianluca Comazzi di Forza Italia “per aver sostenuto la nostra proposta di abolizione delle aree B e C”. Un capitolo finalmente chiuso, ma che ne lascia ancora aperti altri, come ha sottolineato Claudio Fraconti in un comunicato diffuso agli organi d’informazione. “Il percorso non è terminato: dobbiamo ricercare ancora altre soluzioni al superamento della soglia del Pm10 valutando sempre le esigenze dell’economia della nostra città, che accusa un nuovo duro colpo con l’istituzione della zona rossa determinato dalla seconda ondata pandemica. Ci aspettiamo per questo che la città di Milano investa in infrastrutture e nuovi parcheggi, affinché l’abolizione del ticket per le strisce blu sia solo l’inizio di una nuova concezione della mobilità nel capoluogo lombardo. Altre modalità di mobilità (biciclette) rischiano, invece, di introdurre nuovi problemi e situazioni di pericolo senza aggiungere valore alle politiche della mobilità verde” ha concluso il presidente di Fai Milano, dichiarandosi disponibile a confronti istituzionali soprattutto sul tema della distribuzione delle merci (con particolare attenzione al cosiddetto ultimo miglio) che non può prescindere dalla creazione di piattaforme all’esterno della città metropolitana per la raccolta delle merci e la successiva distribuzione all’interno di tutti i comuni dell’area metropolitana”.