Camionisti di nuovo “condannati” a non trovare da mangiare e dove andare in bagno?

Decine di migliaia di camionisti di nuovo in difficoltà per l’impossibilità di consumare un pasto caldo e accedere ai servizi igienici, se non in autostrada. A lanciare l’allarme sono i responsabili di  Conftrasporto-Confcommercio, che sperano in una modifica del nuovo Decreto della presidenza del consiglio firmato dal Premier Giuseppe Conte in cui si conferma l’apertura dei punti di ristoro oltre le 18 solo nelle aree di sosta delle autostrade, degli ospedali e degli aeroporti. “È in gioco la dignità delle persone, in particolare di una categoria che, dall’inizio dell’emergenza, ha sempre garantito l’arrivo dei generi alimentari, dei dispositivi medici e dei medicinali sugli scaffali dei supermercati, negli ospedali e nelle farmacie”, ha dichiarato il vicepresidente di Conftrasporto Paolo Uggé, che presiede anche la Fai, Federazione degli autotrasportatori italiani.”Un servizio indispensabile ai cittadini, per il quale gli autotrasportatori si sono sempre adoperati senza risparmiarsi. Chiediamo che si provveda quanto prima a modificare quel capitolo assicurando l’apertura dei punti di ristoro anche lungo le strade statali e di grande percorrenza, come da noi richiesto nelle scorse settimane. I camionisti devono poter, oltre che consumare un pasto caldo, accedere ai servizi igienici degli esercizi pubblici, compresi quelli situati al di fuori delle autostrade, per lavarsi le mani e per le proprie necessità fisiologiche”.