Sangalli: “Un “pieno” di liquidità disponibile subito, solo così le imprese ripartiranno”

Il decreto liquidità non basta, è ancora una risposta solo  parziale. A dirlo è il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, secondo il quale serve un “pieno” di liquidità subito, perché “il problema centrale per tutti gli imprenditori resta la necessità vitale oggi, e non domani, di liquidità a zero burocrazia, a Roma come a Bruxelles, e nella maniera più semplice e accessibile. Una priorità assoluta per salvare le imprese e , soprattutto, per permettere a quelle che hanno chiuso di riaprire”. Commentando il contenuto del Dl liquidità il presidente di Confcommercio, ha aggiunto che “il decreto appena varato va nella direzione giusta” ma che “andrebbe fatto di più per potenziare il Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese per assicurarne l’intervento di garanzia al 100 per cento, in maniera automatica e senza valutazione, ben oltre le operazioni fino a 25 mila euro. E, ancora, secondo Sangalli “sarebbe utile anche valorizzare l’esperienza sul campo dei consorzi di garanzia fidi e agire con lungimiranza: quella lungimiranza per cui, nel 2009, l’allora Governatore Draghi richiamava l’esempio dei banchieri italiani che tra gli anni 50 e 60 finanziarono ricostruzione e crescita”.