Trasportare messaggi? Anche questo aiuta a combattere il contagio da Coronavirus

“Pensieri e azioni negativi producono risultati e condizioni negativi, così come pensieri e azioni positivi producono risultati e condizioni positivi.” Raramente il pensiero del Dalai Lama è apparso importante come da quando l’emergenza Coronavirus ha messo a dura prova, oltre alle difese immunitarie del corpo, anche quelle dello “spirito”, della mente. Difese immunitarie che, come stanno ripetendo da settimane gli psicologi, hanno bisogno di essere alimentate da “messaggi positivi”, primo fra tutti l'”Andrà tutto bene” ”, sormontato da un arcobaleno, simbolo del sereno che torna dopo ogni tempesta, messaggio apparso su giornali e siti internet, sui balconi di migliaia di case e ospedali, perfino sul pannolino di un neonato in ospedale. Un messaggio che un autotrasportatore bergamasco, Giuseppe Cristinelli, presidente della Fai, la federazione autotrasportatori italiani, di Bergamo, la provincia che ha pagato il “conto” più caro in termini di vittime e contagiati di tutta Italia, ha deciso di far girare per strade e autostrade, per “veicolarlo” il più possibile , dipingendolo su alcuni suoi mezzi (compreso uno che rifornisce gli ospedali, e dunque medici e infermieri in prima linea in questa drammatica battaglia per salvare vite umane). Con la speranza che questo pensiero e questa azione positiva possano fornire un piccolo contributo a “vaccinare” più persone possibili contro il pericolo d’essere contagiati dallo sconforto che può nascere dal senso di umana impotenza di fronte a un fenomeno che la scienza e la tecnologia non sembrano ancora in grado di fronteggiare come tutti vorrebbero, da settimane vissute in un continuo stato di allarme capace di a dura prova anche il più resistente sistema nervoso autonomo, che agisce a prescindere dalla volontà. E, di conseguenza, ad aiutare tutti a “costruirsi” uno scudo più resistente dal virus stesso, aiutando tutti a sceglierei credere che qualcosa di buono possa succedere.