L’autotrasporto sta vivendo questa emergenza in prima linea dando dimostrazione della sua forza e dell’impegno instancabile verso le persone. Ma per quanto potrà farlo? Molte imprese hanno già esternato l’ipotesi di un fermo, qualora in modo evidente venisse meno la tutela ed il riconoscimento economico del loro lavoro…. Ad “avvisare” il Governo dei pericoli che correrà se non interverrà immediatamente per consentire al settore dell’autotrasporto di continuare a svolgere il proprio ruolo fondamentale per garantire gli approvvigionamenti di cibo, medicinali, carburanti ma anche materie prime , anche in un periodo difficilissimo come questo con un’epidemia che sembra destinata a frenare il Paese ancora per diverse settimane se non mesi, è Massimo Bagnoli, presidente di Fiap, federazione italiana autotrasportatori professionali, evidenziando che le richieste che arrivano direttamente dalle imprese di trasporto e che che Fiap non mancherà di testimoniare ogni giorno al Governo per far comprendere chiaramente che esitare ulteriormente su questi punti porterà in maniera irrevocabile alla chiusura di migliaia di imprese. Richieste (tutela dei crediti per servizi svolti, come l’indeducibilità delle fatture emesse dalle imprese che si attivino nel caso di mancato pagamento; sospensione del pagamento dei pedaggi autostradali per il trasporto delle merci; smobilizzo e pronta erogazione di tutte le risorse gestite dal Mit attualmente previste da contributi ed incentivi pubblici; accelerazione delle procedure connesse alla gestione del recupero delle accise sui carburanti; ampliamento della moratoria del pagamento di canoni di leasing, finanziamenti e mutui a tutto il settore dell’autotrasporto e attivazione di un Fondo specifico per l’autotrasporto per dare liquidità immediata; possibilità per le imprese del settore di liquidare negli stipendi dei propri addetti un “premio” esentato da qualsiasi tributo) avanzate da un settore, sottolinea Massimo Bagnoli, “che merita l’attenzione e la considerazione più giuste e coerenti possibili a riconoscimento dello sforzo che sta facendo”.