“Le iniziative che il governo ha assunto sul tema dello stanziamento di risorse per sostenere la liquidità sono decisive per la sopravvivenza del sistema economico e produttivo del nostro Paese. Ma la burocrazia rischia di vanificare lo sforzo. E per la burocrazia, in una situazione come questa, non c’è tempo né spazio. Chi vive giorno per giorno la vita delle imprese, in primis le banche, sa che se ai provvedimenti emanati e da emanare non si unisce un’immediata, profonda semplificazione delle procedure si rischia di innescare un processo che, nella gran parte dei casi, porterebbe alla paralisi delle imprese minandone la sopravvivenza”. A denunciare come ai “messaggi alla nazione” debbano seguire immediatamente fatti concreti che quelle parole le trasformino in azione è il presidente di Conftrasporto-Confcommercio, Fabrizio Palenzona, che denuncia a chiare lettere “un’urgenza sottovalutata. L’accesso agli strumenti di garanzia previsti dal decreto Cura Italia dovrebbe essere reso automatico sulla base di autocertificazioni, consentendo così agli istituti di credito l’immediata erogazione della liquidità necessaria”, propone Fabrizio Palenzona, “perchè bisogna fare presto, perché è in gioco il futuro stesso del nostro Paese”. Conftrasporto auspica un intervento delle banche a favore delle imprese del trasporto e della logistica, che in queste settimane stanno continuando a lavorare senza sosta, che possa concretizzarsi in un accordo tra la Confederazione e l’Abi soprattutto in questa situazione, in cui risulta indispensabile che il mondo bancario e le imprese siano vicini. Tra le proposte, la previsione di sospensione e allungamento dei finanziamenti, il finanziamento dei progetti di investimento, e il rafforzamento della struttura patrimoniale delle imprese.