Conti correnti sequestrati e traghetti Tirrenia fermi: andava fatto proprio in piena emergenza?

Inopportuno, sebbene la situazione economica sia nota da tempo, perché deciso in un frangente di emergenza nazionale, con la conseguente sospensione del servizio minimo garantito dei collegamenti con Sardegna, Sicilia e Tremiti che espone oggi la popolazione a pericolosi rischi di isolamento, soprattutto per quel che riguarda gli spostamenti dovuti a motivi sanitari e l’approvvigionamento delle merce di prima necessità, farmaci e beni essenziali”. Così il deputato della Lega e responsabile nazionale Infrastrutture Edoardo Rixi ha definito il sequestro conservativo dei conti da parte dei commissari Tirrenia che ha spinto il Gruppo Onorato a fermare in porto i traghetti destinati alle tre isole. “Ci appelliamo al buonsenso e auspichiamo che i commissari rivedano la decisione, garantendo la continuita’ territoriale essenziale”, ha aggiunto Edoardo Rixi, secondo il quale è inoltre necessario un intervento immediato, che ancora non si e’ visto, da parte dei ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo economico, perché si scongiuri il blocco totale dei collegamenti nazionali dei traghetti: il cabotaggio marittimo e’ al collasso, con un calo degli incassi di 50 volte inferiore all’anno precedente nel giro di un solo mese. Ci vuole un intervento di milioni di euro per evitare lo smantellamento di un’eccellenza nazionale”.