La recente riforma del settore taxi-ncc non va modificata se si vuole evitare di gettare nuovamente nel caos l’intero trasporto pubblico non di linea, ridando fiato a forme di abusivismo e di mal utilizzo delle autorizzazioni in possesso degli operatori”. A chiederlo, impedendo che nel maxi emendamento che sarà presentato dal Governo in fase di conversione del decreto legge Milleproroghe possa essere inserita qualche norma destinata invece a cambiare le “regole del gioco”, sono i rappresentanti di Fit-Cisl, denunciando in particolare come “le piattaforme di intermediazione tecnologica, in mancanza di regole adeguate abbiano utilizzato autorizzazioni di noleggio da rimessa come fossero dei taxi, favorendo forme di concorrenza sleale, lavoro nero e abusivismo. Chiediamo invece di proseguire il percorso di legalità iniziato, dando un chiaro segnale a tutto il comparto, mediante l’approvazione del decreto del presidente del Consiglio dei ministri con cui disciplinare le stesse applicazioni tecnologiche, istituendo il Registro elettronico nazionale degli operatori e il foglio di servizio digitale, ricordando così a tutti, anche a coloro che agiscono al di fuori delle regole, che non può esserci alcuna forma di tolleranza. È arrivato il momento che il Governo si assuma la responsabilità di confermare quanto gia’ avviato a suo tempo”.