I problemi di approvvigionamento di Lng per i tir che si sono verificati nelle scorse settimane in Italia in seguito alle manifestazioni di protesta avvenute in tutta la Francia e che hanno interessato anche il terminale di Fos, a Marsiglia, da dove proviene gran parte del gas naturale liquefatto per il rifornimento dei punti vendita stradali in Italia (per scoprire dove sono cliccate qui) , sembrano ormai superati. A confermarlo è una verifica effettuata dai responsabili di Federmetano direttamente con gli addetti ai lavori e che ha permesso di stabilire che la situazione, come si legge in un comunicato delle federazione, “risulta stabilizzata e le operazioni di rifornimento procedono normalmente, fatta eccezione per qualche raro caso”. L’indagine ha infatti permesso di verificare che nelle regioni del Nord (Piemonte, Valle D’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna) su un totale di 15 punti vendita “controllati (su 38), solo due erano senza prodotto, mentre sia le sette stazioni di rifornimento (delle 18 presenti) controllate al centro (in Toscana, Umbria) sia le tre (su sette aperte) verificate al sud (in Molise, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia) sono risultate avere disponibilità di prodotto. “L’indagine, toccando un campione del 50 per cento, e perciò più che rappresentativo, rivela un superamento del momento critico peraltro dovuto a una situazione di eccezionalità, relativa a una protesta dei lavoratori francesi su tutto il territorio contro la riforma pensionistica e che, quindi, ha coinvolto tutti i settori merceologici e non solo specificamente il comparto Lng”, scrivono i responsabili di Federmetano, ricordando che l’Italia “è il primo Paese europeo per mezzi circolanti (circa 2250 ovvero 1/3 del totale Ue) e per rete (1/4 del totale”, un risultato “strettamente legato a scelte imprenditoriali private che devono essere supportate dalle politiche governative per lo sviluppo e la semplificazione nella realizzazione dei depositi costieri per superare l’unico punto critico di una filiera di eccellenza.