Se A è uguale a B e B è uguale a C, A è uguale a C, recitava la proprietà transitiva imparata sui banchi di scuola. Una ”formula” che, riletta per essere adeguata all’ultima iniziativa di Italscania, potrebbe invece suonare più o meno così: “ Se la preparazione professionale dei titolari delle autoscuole aumenta, è destinata ad aumentare anche quella degli allievi delle autoscuole”. Una formula vincente? A darne la conferma (peraltro scontata) ha provveduto il “test in laboratorio” , ovvero la doppia giornata di formazione organizzata da Italscania e Unasca, Continua a leggere
Archivio mensile:Luglio 2019
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Il mio nome è Bond, onorevole Bond e vi dico che il pericolo corre lungo il valico del Brennero
Il suo cognome è Bond e se anche di nome fa Dario e non James può darsi che un “allarme” lanciato da un omonimo del più grande agente segreto della storia cinematografica e televisiva possa passare assai meno inosservato di altri. L’allarme lanciato da Dario Bond, che non è uno 007 al servizio di sua maestà britannica ma un parlamentare nelle file di Forza Italia al servizio del popolo italiano , riguarda i limiti al transito di tir italiani carichi di merci prodotto o lavorate nel nostro Paese e dirette verso il Nord Europa. Continua a leggere
Piardi: “Il mondo dei trasporti accelera, l’Italia rallenta. Così sarà esclusa da ogni corsa”
A giugno ha partecipato al Transport Logistic di Monaco, la Fiera di riferimento a livello europeo, e da quell’osservatorio internazionale ha avuto l’ennesima conferma che “il mondo corre mentre noi continuiamo a essere statici” e che “la carenza di risorse e normative che rallentano il processo di svecchiamento del parco mezzi, la viabilità obsoleta che allunga i tempi di percorrenza, innalzando oltretutto il tasso di emissioni inquinanti, e un pacchetto di norme comunitarie disomogeneo che penalizza alle frontiere il sistema di trasporti italiani, sono le strettoie giuridico-strutturali da superare per vincere la sfida della sostenibilità economica, ambientale e sociale. “Scenari che Sergio Piardi ha visto con tanta chiarezza, unita ad altrettanta preoccupazione, da volerli ribadire una volta di più al Governo, al mondo delle imprese, alla “gente comune” perché dalla Germania è rientrato con una terribile certezza: Continua a leggere
Petrogalli: “Alla politica mancano i soldi o le capacità per gestire le nuove infrastrutture?
“Il vero problema è la carenza di risorse pubbliche disponibili, o piuttosto l’incapacità di programmare e gestire in modo efficace i progetti legati alle infrastrutture?”. A porsi la domanda è il presidente della Fai regionale lombarda Antonio Petrogalli, che torna sul tema delle infrastrutture al servizio del trasporto, uno dei motori dello sviluppo economico e sociale, per ribadire, in un momento di grandissima confusione politica, l’importanza di una “strategia della connessione” “non solo a livello europeo, dove la priorità è quella di assicurare la continuità del Corridoio Mediterraneo che attraversa l’intero Nord Italia da Ovest ad Est, e che in caso contrario vederebbe le merci passare al di là delle Alpi con un danno incalcolabile”, ma anche su scala regionale dove “non vasottovalutata l’importanza del network viabilistico. Analizzando i dati esposti nel corso del convegno “Il Trasporto merci su strada in Lombardia”, svoltosi recentemente a Milano”, spiega Antonio Petrogalli, “abbiamo potuto verificare che sul territorio Bresciano, insieme a quello della città metropolitana di Milano, circolano il maggior numero di veicoli commerciali e pesanti. Continua a leggere
Scontro finale fra Governo e Autostrade per l’Italia. Toninelli revocherà la concessione
È definitivamente giunto al capolinea il rapporto fra il Governo italiano e la società Autostrade per l’Italia alla quale Il Movimento 5 Stelle ha deciso di revocare la concessione per l’intera rete gestita. Una frattura definitiva, uno scontro frontale dal quale uno solo dei contendenti è destinato a uscire in piedi, comunicato direttamente dal ministro Danilo Toninelli secondo il quale “essendo venuto meno totalmente il rapporto di fiducia nei confronti di un concessionario che si è dimostrato incapace di gestire un bene pubblico”, il risultato non può essere che “una evidente revoca della concessioni perché le relazioni fanno capire come il modello manutentivo applicato sul Ponte Morandi a Genova sia lo stesso applicato su tutti i 3mila chilometri”. Continua a leggere