Capannoni per la logistica, come cambieranno e dove verranno costruiti quelli nuovi

Strutture, tecnologie, formazione: su cosa sono più propensi a investire gli operatori logistici per lo sviluppo della loro attività? A chiederlo agli operatori del settore è stata un’indagine commissionata dai responsabili di World Capital società italiana di consulenza e intermediazione immobiliare, i cui risultati sono stati presentati in occasione del convegno “Logistica, settore ancora in crescita o in consolidamento?”, organizzato da Nctm studio legale in collaborazione con Il Sole 24 Ore. Un’indagine che ha rivelato come la maggior parte degli operatori (34 per cento ) punterebbe sull’automazione del lavoro, riammodernando (nel 25, per cento dei casi) capannone, mentre il 23,4 per cento, sceglierebbe la formazione e il 17 per cento gli impianti. Continua a leggere

Confetra incontra Matteo Salvini: “Sulla logistica e sui cantieri si gioca il futuro del Paese”

“Portualità, cargo aereo, trasporto ferroviario merci, autotrasporto, corrieri e magazzini, spedizioni internazionali, interporti richiedono una politica vera e strutturata per l’intera industria logistica. E se l’Italia vuole giocare la partita globale della logistica 4.0, bisogna procedere senza esitazioni sui completamenti delle opere infrastrutturali legate ai Corridoi Ten T, oltre che sulla digitalizzazione dell’intera supply chain investendo sulle autostrade immateriali 5G e sulla informatizzazione di flussi, nodi e reti, sulla conferma delle politiche di supporto allo shift modale e all’intermodalità, su una massiccia azione di semplificazione e disboscamento normativo e amministrativo, a partire dai tempi insopportabili sui controlli sulla merce e dal ruolo improprio e inutilmente intralciante dell’Autorità di regolazione dei trasporti rispetto alle attività delle imprese logistiche che non gestiscono infrastrutture in regime di monopolio”. Continua a leggere

Trasporti pubblici, Milano riparte dal biglietto più caro ma anche da più servizi e aiuti

Un biglietto che costerà 2 euro invece di 1 euro e 50 centesimi, ma che potrà essere timbrato più volte nel corso della sua durata, di 90minuti, anche in metropolitana, e che avrà validità su un’area che oltre a Milano comprende i Comuni di Rho Fiera, Sesto San Giovanni, Rozzano, San Donato, Bresso, Bollate, Segrate, Cinisello Balsamo, Vimodrone, Cesano Boscone, Corsico, Settimo Milanese, Novate, Cologno Monzese, Peschiera Borromeo. È questa la principale novità introdotta dal nuovo piano per il trasporto pubblico milanese al via da oggi che si calcola riguardi oltre quattro milioni di viaggiatori. Continua a leggere