L’Italia è il Paese che esporta di più, ma l’80 per cento delle sue merci viaggia su tir stranieri

“La Torino-Lione è una grande opportunità che consentirebbe di recuperare la competitività che abbiamo perso e di recuperare uno squilibrio, rispetto al settore trasporti dei Paesi neo comunitari, che vale 3,17 miliardi, pari 100 mila posti di lavoro”. Ad affermarlo è stato il presidente della Fai, Federazione autotrasportatori italiani, di Torino Enzo Pompilio in occasione della presentazione del Documento di politica dei trasporti della federazione degli autotrasportatori. “L’Italia il Paese che esporta di più, ma oggi l’80per cento del traffico per il trasporto delle materie prime lo fanno mezzi di Paesi dove il costo del lavoro è più basso e il nostro Paese è fra gli ultimi per quanto riguarda la bilancia dei pagamenti”, ha aggiunto Enzo Pompilio, “Se ci fosse il treno su cui caricare i nostri camion il costo sarebbe uguale per tutti e non ci sarebbe più questa concorrenza. Senza contare che il treno è più veloce e si raddoppierebbe la capacità operativa. Riusciremmo dunque a superare il dumping sociale grazie a un’infrastruttura. Nell’ambito delle politiche infrastrutturali, per noi la Tav è un’opera necessaria per l’economia italiana, un’opportunità per il mondo del trasporto su gomma e in particolare per le imprese torinesi e piemontesi”.