“Nonostante ripetute richieste, i ministri di questo esecutivo ancora non aprono tavoli di confronto urgenti su questioni fondamentali per il futuro dei nostri lavoratori, mentre assistiamo alla emanazione di provvedimenti che fanno cassa sulla pelle dei lavoratori o che ripristinano condizioni di sfruttamento che credevamo ormai alle spalle: così il Governo non ci ha dato scelta, aprendo la strada a una stagione di rivendicazioni e mobilitazione per la nostra categoria”. Ad annunciare un’ondata di proteste nel settore dei trasporti è stato il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, che ha presentato al Governo anche il “ calendario” delle manifestazioni di protesta: “Il 16 maggio saremo in presidio con i lavoratori del Tpl davanti al ministero per le Infrastrutture e i trasporti per il gravissimo taglio di 300 milioni al Fondo del trasporto nazionale e per il futuro del settore; il 21 maggio tutto il trasporto aereo, eccetto i controllori di volo, sciopererà 24 ore contro la mancanza di regole uguali per tutti e per denunciare l’allarmante situazione Alitalia; il 23 maggio sarà la volta dei portuali, con una sciopero nazionale di 24 ore, motivato dall’abbandono dei porti a loro stessi da parte del Governo, condizionando anche la trattativa di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro ora in stallo; il 31 maggio infine ci sarà lo sciopero nazionale per l’intera giornata dei lavoratori delle pulizie multiservizi, con manifestazione a Roma in Piazza Bocca Verità, che da oltre 6 anni hanno il rinnovo del contratto nazionale bloccato dalla rigidità datoriale, oggi accentuata dallo sblocca-cantieri, che ha ripristinato il massimo ribasso degli appalti e allargato il ricorso al subappalto”.