Quindici persone, fra cui un dipendente della Motorizzazione Civile di Roma, sono state arrestate dagli agenti della Squadra Mobile della capitale con l’accusa di aver garantito partenti facili a cittadini stranieri che in alcuni casi addirittura parlavano a stento la lingua italiana. Gli investigatori, che hanno denunciato altre sette persone, hanno anche scoperto un giro di marche da bollo false. Le accuse contestate agli arrestati, nove di Roma, 5 campani e un calabrese, vanno dall’ associazione per delinquere finalizzata al conseguimento fraudolento di titoli abilitativi alla guida mediante l’uso di congegni elettronici, alla falsita’ ideologica commessa da Pubblico Ufficiale in atti pubblici, alla truffa, al riciclaggio, alla falsificazione e messa in circolazione di valori in bollo. Per il dipendente della Motorizzazione Civile di Roma. Le indagini condotte dalla sezione “Reati contro il Patrimonio” della Squadra Mobile, hanno interessato una quindicina di autoscuole. Il rilascio della patente facile avveniva dietro il pagamento di somme di denaro che oscillavano tra i 2.000 e i 3.500 euro, grazie al quale i candidati, in particolare di provenienza africana e asiatica, impreparati per il test, ricevevano attraverso telefoni cellulari dotati di videocamera e di auricolare wireless, forniti dalla scuola guida, le soluzioni ai quesiti della prova. Prima di fare ingresso nelle sale della Motorizzazione, alcuni appartenenti all’organizzazione smascherata provvedevano a dotarli di un kit di apparecchiature ben nascoste negli abiti”