Babbo Natale nei guai per colpa dei camionisti che non ci sono: come consegnerà i regali?

Babbo Natale senza camionisti è nei guai. Già, perché la sola slitta trainata dalle renne non può bastare a trasportare tutte le merci destinate a diventare regali da mettere sotto l’albero. La carenza cronica di conducenti di camion, sempre più evidente in tutta Italia, sta creando non pochi problemi nel Trevigiano dove a mancare all’appello sono almeno 300  camionisti e il sistema dell’autotrasporto non riesce a far fronte all’impennata del 15 per cento di ordini coincidente con il periodo natalizio. Un problema che Confartigianato Veneto, con i sindacati di categoria, ha deciso di provare a risolvere proprio con un … regalo destinato a spingere nuovi giovani verso questa professione: introducendo nel nuovo contratto regionale un rimborso di 1000 euro a carico dell’ente bilaterale (Ebav) da destinare alla formazione nelle autoscuole di autisti neopatentati eventualmente assunti. “La normativa comunitaria ha previsto nell’ultimo decennio un incremento considerevole degli obblighi formativi per chi vuole acquisire le patenti e  gli ulteriori titoli necessari per condurre un Tir sulle strade  europee”, spiegano i responsabili dell’associazione artigiana. “Scelte condivisibili che hanno di fatto però aumento la distanza tra questa professione e quanti hanno interesse a intraprenderla”. Attualmente in provincia di Treviso i due terzi degli autisti presenti nelle imprese (in totale 4.900 di cui 1200 impiegati presso autotrasportatori artigiani) andranno in pensione nei  prossimi 15 anni mentre il ricambio generazionale di questi  lavoratori è rappresentato da non più di 100 soggetti.