Ci sono progetti che passano dalla polvere all’altare, magari uscendo da un cassetto dove sono rimasti (a impolverarsi appunto) per anni per essere finalmente realizzati. Il progetto del Terzo valico di Genova all’altare ci è salito per davvero, e non solo come modo di dire: a portarcelo è stato l’arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco che nell’omelia durante la messa per Santa Barbara celebrata nel tunnel dell’opera al cantiere di Fegino ha voluto parlare proprio del progetto .Un’opera, che, ha detto il cardinal Bagnasco, “è importante, significativa e nazionale che andrà avanti perché il contrario sarebbe un suicidio per il Paese. Non è un’opera per Genova, ma per l’Italia. Tutto il Paese dovrebbe guardare a questo bene condiviso, non particolare, qui, senza retorica passa il benessere dell’Italia. Genova è lo sbocco o se volete l’ingresso dell’Europa”