Il ministro dei trasporti vuole isolare l’Italia? Uggé: “Fermiamolo prima che sia troppo tardi”

Una domanda (“Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture vuole isolare l’Italia?”) e un invito (“ai cittadini e alle forze sociali a rispondere con decisione a chi ritiene di portare avanti una politica che metterà definitivamente fuori dal contesto economico europeo l’Italia”). A rivolgerli (all’attenzione generale)  è stato il vicepresidente di Confcommercio e di Conftrasporto Paolo Uggè dopo le dichiarazioni rese dallo stesso ministro sull’intenzione di accordarsi con la Francia per decretare lo stop alla Tav.  “Siamo preoccupati, l’intento del ministro è improvvido, danneggia l’Italia e la stessa Europa”, ha affermato Paolo Uggé”. “Come pensa Toninelli che l’economia europea possa diventare competitiva e confrontarsi con le economie di altri Paesi? Senza la Tav, che è un corridoio multimodale, non solo si penalizzano gli spostamenti da ovest a est ma anche le merci italiane che provengono dal Mezzogiorno. Lo stesso porto di Genova senza un collegamento con il corridoio cinque perde in funzionalità.Conftrasporto non contesta il diritto di governare il Paese alle forze politiche che lo hanno ottenuto, attraverso il consenso : evidenzia come le scelte del governo altro producano solo penalizzazioni per l’intero ciclo produttivo nazionale. Il ministro sicuramente sa che per realizzare interventi infrastrutturali occorre la certezza dei tempi, oltre che dei finanziamenti. Le dichiarazioni rilasciate sollevano forti dubbi sulle reali intenzioni del ministero competente, che sembrano mosse da una sola volontà: bloccare l’infrastrutturazione. Anche le affermazioni dilettantesche sulla Gronda e sulla necessità di realizzarla”, ha concluso il vicepresidente di Confcommercio e di Conftrasporto, ” suonano allo stesso modo. Conftrasporto non può che invitare il ministro a riflettere su questa impostazione e i cittadini a farsi sentire”.