Telecamere invece degli specchietti? Aumentano la sicurezza e diminuiscono i consumi dei Tir

Perché sostituire gli specchietti retrovisori sulla cabina di guida di un camion con un’ aletta che ospita una telecamera?Le risposte sono diverse, ma una, in particolare, probabilmente non verrebbe mai in mente ai non addetti ai lavori. Già, perché una delle ragioni (oltre alla sicurezza alla quale avranno pensato i più…) è  ridurre i consumi di carburante. Parola dei progettisti di Mercedes Benz che hanno introdotto la novità tecnologica (una delle tante) nella seconda generazione di Actros  confermando che la soluzione, finora presentata solo su prototipi e con Actros 2 invece di serie e battezzata dal brand della Stella MirrorCam, non solo offrirà vantaggi sul piano della sicurezza, ma anche su quello dei consumi di carburante, riducendoli dell’1,5 per cento a una velocità di 70 km/h rispetto a una cabina con specchi  a parità di condizioni.  Come è possibile? Il blocco che ospita gli specchi retrovisori laterali causa turbolenze d’aria che riducono la penetrazione aerodinamica del veicolo, aumentando di conseguenza il consumo di gasolio. Un problema “datato” oggi risolvibile grazie al fatto che la nuova soluzione è consentita dalla normativa comunitaria sulle omologazioni. Grazie alla MirrorCam l’autista potrà “guardarsi le spalle” attraverso due display rettangolari installati sui montanti interni della cabina, che ricevono le immagini delle telecamere con diversi vantaggi rispetto agli specchietti. Per esempio la visione dell’intero veicolo, anche se è un autoarticolato, durante le curve e le manovre, con l’entrata in funzione automatica, quando si innesta la retromarcia, di  una funzione grandangolare che amplia l’angolo di visione. Inoltre, sui display il sistema può inserire informazioni supplementari, come la distanza di un veicolo che segue, oppure mostrare allarmi. Senza contare che la MirrorCam serve anche a veicolo fermo, perché si trasforma in un sistema di videosorveglianza. Fra le altre novità dell’Acrtos “atto secondo” ci sono un Multimedia Cockpit,  formato da due display a colori, che va a sostituire il cruscotto e il pannello dei comandi (col primo  display  dietro al volante, al posto del quadro che nei modelli precedenti contiene contagiri e tachimetro, e che ha funzioni informative col secondo display è posto alla destra del conducente che “affianca”  in modo digitale tramite un touch-screen i  pulsanti che restano comunque sul volante per comandare le principali funzioni senza staccare le mani) e l’ Active Drive Assist , ovvero l’evoluzione del sistema che comprende il mantenimento automatico della distanza e della corsia offrendo una guida sempre più “assistita” intervenendo, in particolari situazioni,  per  accelerare, frenare e sterzare. Rispetto alla precedente tecnologia,  il sistema ora non solo rallenta o frena se il veicolo si avvicina troppo a quello che lo precede, ma fa riaccelerare il camion  automaticamente quando il veicolo precedente si allontana fino a tornare alla velocità di crociera impostata dal conducente. E, ancora, se il camion supera la linea orizzontale il sistema non solo lo avverte con un segnale acustico, ma lo rimette in corsia automaticamente tramite lo sterzo elettro-idraulico Servotwin. Infine, grazie alla  quinta generazione dell’Active Brake Assist,  ossia il sistema di rallentamento e frenata automatica in caso d’emergenza,  per la prima volta il sistema rallenta e frena non solo di fronte a veicoli ma  anche alle persone in movimento, garantendo la massima sicurezza anche in città. Passi che avvicinano sempre più i tir alla guida automa?