Turismo spaziale, a Taranto il primo spazioporto italiano: da qui partiranno i voli suborbitali

Si potrà viaggiare nello spazio, partendo dall’Italia, dall’aeroporto, anzi dallo spazioporto di Taranto-Grottaglie. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha infatti incaricato l’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) di attuare tutte le azioni necessarie per la realizzazione ed attivazione, entro il 2020, dello spazioporto civile per i voli spaziali suborbitali all’aeroporto Taranto Grottaglie. Come spiega il Ministero, lo scorso luglio era stato individuato l’Enac quale soggetto deputato alla definizione dei criteri per l’identificazione dei siti nazionali potenzialmente idonei a svolgere la funzione di spazioporto.

Mercoledì il ministro ha firmato il nuovo atto di indirizzo che assegna a Enac il compito di procedere per l’attivazione del primo spazioporto italiano, “curandone e coordinandone ogni aspetto, compreso l’adeguamento degli strumenti convenzionali per i rapporti con il concessionario”. Come spiega l’Ansa, “per la selezione dello spazioporto sono stati valutati requisiti come spazio aereo, territorio, meteorologia, ambiente, infrastrutture e l’aeroporto di Taranto Grottaglie, rileva il ministero, è stato identificato quale primo spazioporto civile italiano per le positive caratteristiche di inserimento nel territorio e sostenibilità ambientale, nonché per i limitati interventi infrastrutturali necessari. I voli suborbitali avvengono nella porzione di spazio compresa tra 15 e 100 chilometri. Lo sviluppo delle tecnologie necessarie per questa attività e la creazione di spazioporti offrono opportunità dal punto di vista tecnologico-scientifico, industriale e commerciale. Inoltre, la creazione di infrastrutture destinate ai voli suborbitali, permetterà all’Italia di rafforzare ulteriormente la posizione internazionale per quanto attiene l’industria aerospaziale. Sia per il carattere fortemente innovativo delle operazioni suborbitali commerciali, sia per ottimizzare l’impiego delle risorse pubbliche e private necessarie, è stata ritenuta opportuna la individuazione di uno primo spazioporto civile, cui altri ne seguiranno in fasi successive”.