Incendiate due centraline ferroviarie in Trentino, treni cancellati sulla linea del Brennero

I tecnici sono già al lavoro per ripristinare la completa viabilità sulle linee ferroviarie del Brennero e della Valsugana, quasi interrotta da questa notte a causa di due incendi appiccati ad altrettante centraline elettriche ferroviarie, a poche ore dalla prima giornata dell’adunata nazionale degli alpini, a Trento. Il primo incendio è stato appiccato a Lavis, sulla linea Verona-Brennero, e il secondo a Villazzo di Trento, sulla Valsugana. Sulla linea della Valsugana attualmente la circolazione è ripresa normalmente e i treni viaggiano con circa 10 minuti di ritardo, mentre la capacità della linea ferroviaria del Brennero sarà ridotta del 50 per cento fino alle 17, quando la linea sarà completamente ripristinata.

Nel frattempo i treni continueranno a transitare ma a regime ridotto: due convogli all’ora per ogni direzione, in modo da garantire la fluidità della circolazione anche ai treni Freccia. Per il momento i treni merci sono stati sospesi. Non si segnalano problemi invece alla linea ferroviaria Trento-Malè. Intanto, sono stati attivati dei bus sostitutivi. “L’emergenza”, spiega il dirigente generale della Protezione civile del Trentino, Stefano De Vigili, “è stata affrontata in tempi e modalità ottimali, così da ridurre al minimo gli eventuali disagi e mettere in sicurezza la linea e i passeggeri. Questo conferma la validità del piano messo in atto per l’Adunata degli alpini”.
“Il ripetersi di atti intimidatori di stampo terroristico, che mettono anche a repentaglio la vita dei cittadini, esige una forte e severa condanna da parte di tutte le Istituzioni dell’autonomia trentina, ed in special modo da parte di quell’Assemblea legislativa che la sede prima della democrazia e della libertà”, ha dichiarato il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Brino Dorigatti. “Solo la cieca follia di chi esprime massimalismi ed estremismi già condannati dalla storia può arrivare a spingersi fino a realizzare azioni che potevano trasformarsi in drammi, riportando così indietro le lancette dell’orologio delle vicende politiche di questo Paese”, aggiunge Dorigatti il quale porge le scuse “ai graditi ospiti Alpini per le recenti manifestazioni di intolleranza, che non appartengono affatto alla tradizione dell’accoglienza e della solidarietà di questa terra”.

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