Fai Bergamo, l’autotrasporto aiuta a far viaggiare anche i messaggi contro il bullismo a scuola

Far viaggiare le merci, farle arrivare a destinazione, è importante. E nessuno, probabilmente, può saperlo meglio di chi, per lavoro, si occupa proprio di questo. Come i responsabili della Fai ( Federazione autotrasportatori italiani) di Bergamo, che sanno però altrettanto bene anche un’altra cosa: che è altrettanto importante far “viaggiare” messaggi che aiutino il Paese a crescere culturalmente, socialmente. È per questo che i rappresentanti dell’associazione bergamasca “guidata” dal presidente Giuseppe Cristinelli hanno deciso di dare un proprio contributo concreto per contribuire a far “viaggiare” un messaggio contro il bullismo nelle scuole, fenomeno divenuto sempre più diffuso e allarmante negli ultimi anni. Un contributo economico per aiutare chi, alla lotta al bullismo, ha dedicato mesi della propria vita realizzando una pellicola che racconta questa piaga sociale ma, soprattutto, indica la via da seguire per contrastarla. “Così vicini così lontani” è il titolo del film in distribuzione nelle sale cinematografiche da marzo e che a Bergamo sarà proiettato sabato 5 maggio  alle 9 al cinema San Marco, nella centralissima Piazza della Repubblica. Un titolo che il regista della pellicola, Alessandro Varisco, ha scelto per sottolineare la vicinanza fisica in un’aula scolastica e allo stesso tempo la distanza abissale a livello culturale, emotivo, umano fra chi è “preso” e fra chi “prende” di mira, fra chi probabilmente avrebbe solo bisogno di prendere un po’ di ripetizioni in materia di coraggio e chi invece potrebbe essere promosso a pieni voti solamente se interrogato sulla più becera idiozia. Un film che racconta la storia di Andrea, Camilla, Aurora, Luca e Anthony, studenti di 19 anni all’ultimo anno di scuola superiore di un istituto superiore di un paesino in provincia di Pordenone, tutti e cinque, anche se per motivi differenti, isolati dagli altri coetanei, spesso vittime di bullismo. Ma soprattutto, come hanno voluto sottolineare tutti i protagonisti dell’iniziativa, un film che vuole indicare la strada, ad alunni e insegnanti, “per vincere le paure e le difficoltà che la società moderna può offrire perfino a scuola, nel luogo che dovrebbe insegnare a vivere”. E non a morire, magari suicidi, vittime di un male di vivere causato dal comportamento del figlio del macellaio o del fruttivendolo da cui tua madre va a fare la spesa, come è tragicamente accaduto. “La pellicola è a disposizione di tutti gli istituti scolastici d’Italia, di tutti gli insegnanti che vorranno adottarla come “testo”, di quei tantissimi professori il cui ruolo è determinante per aiutare  ragazzi ad aprirsi e a credere di più in se stessi, adolescenti fragilissimi che si sentono soli, che hanno una terribile paura di essere diversi e di venire giudicati, di ritrovarsi un’etichetta addosso, qualunque essa sia”, è l’invito lanciato da Alessandro Varisco che sabato 5maggio, al termine della proiezione sarà protagonista, con Vincenzo Vetere, presidente dell’associazione Acbs no al bullismo, di un dibattito che ha un preciso traguardo: viaggiare oltre il bullismo. Un viaggio al quale ha voluto prendere parte anche Fai Bergamo che ha voluto aiutare concretamente, con un contributo economico, l’iniziativa, e che ha annunciato la propria partecipazione all’evento. Per informazioni sul film: www.cosivicinifilm.com<http://www.cosivicinifilm.com/>