Gli occhi sullo smartphone invece che sulla strada. Una follia che ogni giorno unisce un fiume di automobilisti, spesso coinvolti in incidenti causati da questo tipo di distrazione. I tentativi di far cambiare questo comportamento decisamente pericoloso sono tanti, dalle multe alle campagne di sensibilizzazione, ma i risultati stentano ad arrivare. Ora si sta iniziando a sequestrare direttamente lo smartphone, almeno per verificare se il guidatore lo stava utilizzando al momento dell’incidente. “Secondo un’interessante inchiesta pubblicata sul quotidiano ‘La Repubblica’ tre incidenti stradali su quattro sarebbero provocati dall’uso dello smartphone alla guida”, ha detto il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri. Continua a leggere
Archivi giornalieri: 28 Settembre 2016
Uggè: “Largo al trasporto merci su rotaia, ma solo nei casi in cui sarà davvero conveniente”
L’Italia ha la necessità di dare un riassetto al proprio sistema trasportistico che deve trovare soluzioni economicamente adeguate e in grado di integrarsi con le altre modalità. Se i progetti presenti nel Piano industriale del Gruppo Ferrovie illustrato oggi a Roma troveranno attuazione sarà un grande risultato”. Continua a leggere
I crash test promuovono la sicurezza delle auto: “Ma per pedoni e ciclisti si deve fare di più”
Per la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti “si può e si deve fare di più”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, commentando i risultati degli ultimi crash test Euro Ncap 2016 che hanno esaminato la Mercedes-Benz Classe E e la Peugeot 3008. A entrambe le auto sono state assegnate le 5 stelle, il massimo. Ma se a bordo la sicurezza è alta, chi sta fuori rischia ancora troppo. Continua a leggere
Palenzona: “È l’ipocrisia di chi non vuol vedere cosa accade sui Tir a uccidere sulle strade”
“Lo sfruttamento dei più deboli ai fini di speculazione rende insicure le nostre strade, se non si vuole che pratiche di mercato scorrette scaccino gli operatori sani bisogna finirla con l’ipocrisia. Esistono costi incomprimibili, come quelli per il gasolio e le autostrade, il personale, con orario di lavoro e riposi, l’ammortamento gomme e la manutenzione, i cui minimi vanno riconosciuti: perché sotto un certo livello non si ottimizza ma si è corresponsabili del disastro annunciato. Non si può continuare ad affrontare problemi seri e strutturali solo in occasione di tragedie e dopo un po’ dimenticarsene, senza che, oltre allo sdegno, nessun reale cambiamento si verifichi”. Continua a leggere
Le Fs chiudono con il passato, presentato il nuovo piano decennale: “È una grande rivoluzione”
La svolta delle Fs è iniziata oggi, con la presentazione del nuovo piano industriale decennale. Un nuovo viaggio che, come ha spiegato il presidente Gioia Ghezzi, vuole segnare una “discontinuità con il passato” e farsi guidare da principi che richiedono “una rivoluzione culturale dentro il Gruppo”. “È un piano decennale perché le Ferrovie dovranno cambiare molto e anche le nostre controparti: è una grande rivoluzione. Il cda e io come presidente abbiamo molta molta fiducia di avere tutte le basi per fare questo salto così innovativo”, ha aggiunto. Continua a leggere
Il Piano del ministro Calenda contiene un errore o prende in giro gli autotrasportatori?
Il “Piano industria 4.0” varato dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda per rilanciare gli investimenti contiene un errore, dovuto a una banale disattenzione, e che potrà dunque essere corretto? È quanto si augurano i responsabili delle case costruttrici di autoveicoli e delle imprese di autotrasporto, altrimenti penalizzati dalle norme presenti nel piano da 13 miliardi di risorse pubbliche per attivare investimenti innovativi con incentivi fiscali. Già, perché nel programma di interventi, nel “capitolo” dedicato alla proroga della possibilità, attualmente prevista, di mantenere la percentuale di ammortamento al 140 per cento per gli investimenti in veicoli pesanti, qualche tecnico ha deciso di prevedere la riduzione dell’aliquota al 120 per cento. Continua a leggere