Vedere una nave cargo che rischia di rovesciarsi nel mare in burrasca, con le riprese della cabina di comando (cliccate qui per vedere il video pubblicato da Corriere.it) che danno la sensazione di essere sulle montagne russe, fa impressione. Ma soprattutto dovrebbe far riflettere sul perché una moderna nave potrebbe rovesciarsi e affondare. Forse perché quei container potrebbero essere stati sovraccaricati per risparmiare sui costi di trasporto, stivando più merce possibile nel minor numero di container proprio per tagliare i costi, operazione che in tempi di crisi sembra diventata la più importante in assoluto alla faccia della sicurezza? Forse perché, come ben sanno gli operatori marittimi, avere dei pesi non adeguatamente distribuiti e bilanciati nelle stive può diventare pericolosissimo? Già: ma come verificare se quei container che arrivano in porto trasportati da migliaia di Tir pesano davvero quanto dichiarato? A porsi tutti questi interrogatori non è, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, un esponente dei trasporti marittimi, ma sulla terraferma, Claudio Fraconti, vice presidente della Fai di Milano e consigliere nazionale di Conftrasporto, che in un comunicato stampa intitolato “la pesatura dei container un problema solo dei porti?” ha voluto denunciare come “un problema di scottante attualità non sia stato e non venga sufficientemente portato all’attenzione della filiera della logistica”. Precisando immediatamente dopo perché sia una responsabilità “anche degli autotrasportatori” denunciare quanto accade. “I casi di rischio o addirittura di ribaltamento in mare di alcune portacontainer hanno spinto molti a ritenere che l’errata comunicazione del peso contenuto nei contenitori interessi soprattutto i comandanti delle navi”, ha spiegato Claudio Fraconti, “mentre in realtà prima di arrivare ai porti il problema è degli autotrasportatori che li prendono in consegna, dagli stabilimenti o dai consolidatori. E, alla luce delle norme sulla responsabilità condivisa, è bene ricordare che il problema in caso di incidente, potrebbe ricadere anche sui committenti, sui caricatori oltre che sui proprietari delle merci. Il caso container sui cargo è ben più serio e pericoloso di quanto si possa immaginare e per questo come Fai abbiamo elaborato un documento per richiedere che vengano inserite nuove norme sulla trasparenza, riguardo alla qualità e quantità delle merci contenute nei container al momento del carico sugli automezzi”, ha concluso Claudio Fraconti, condannando l’atteggiamento di chi, “come nel caso di un segretario nazionale di una associazione che dichiara di fare gli interessi della categoria degli autotrasportatori, liquida l’argomento pesatura dei container solo come un nuovo onere per il tempo che si perderebbe per effettuare questa operazione nei porti”.