“I nodi da sciogliere degli autoservizi pubblici non di linea devono essere definitivamente risolti attraverso una riforma organica del settore, che promuova la leale concorrenza tra le imprese, per mantenere la professionalità dei servizi, la tutela degli utenti e della sicurezza. Regole che ad oggi prevedono che solo i professionisti possano effettuare e fatturare servizi di trasporto”. Ad affermarlo è stato il vice presidente di Confcommercio e presidente di Conftrasporto Paolo Uggé alla vigilia dell’audizione in programma mercoledì 2 dicembre davanti alla X Commissione del Senato sul Disegno di legge sulla concorrenza, audizione alla quale oltre ai rappresentanti del settore del noleggio con conducente parteciperanno anche i responsabili di Uber, la multinazionale americana specializzata nelle prenotazioni di auto tramite telefonino. Un duplice servizio a dire la verità (con Uber Pop che riunisce car sharing e il servizio taxi o noleggio d’auto, permettendo a chiunque praticamente di trasformarsi in un “tassista” e con Uber Black che permette invece all’utente d’individuare la vettura disponibile più vicina grazie a un’app) già messo “sotto inchiesta” nei mesi scorsi dallo stesso Paolo Uggè che si era domandato in particolare come un servizio “aperto” a chiunque potesse garantire davvero sicurezza sulle strade e come potessero, i fornitori di un semplice servizio di intermediazione come l’app, gestire l’eventuale fatturazione del servizio stesso, ovvero del trasporto.