Prefetto e questore ora diteci se sulle strade fate rispettare le leggi oppure no

Il prefetto e il questore  di Novara ci dicano se sulle loro strade vengono fatte rispettare le leggi.  Potrebbe essere sinteticamente riassunto così il senso della lettera che il presidente nazionale di Fai Conftraspotro, Paolo Uggè, ha inviato al prefetto e al questore di Novara Francesco Paolo Castaldo e Gaetano Todaro, oltre che per conoscenza al direttore del Servizio di Polizia stradale Giuseppe Bisogno all’indomani della pubblicazione della notizia della denuncia nei confronti di un camionista accusato d’aver “taroccato” il cronotachigrafo e , dunque, di aver falsificato gli orari trascorsi al volante. Una denuncia avvenuta “per attentato alla sicurezza dei trasporti”,  come sottolinea Paolo Uggé al quale interessa però scoprire su un altro aspetto: sono state fatte rispettare  le norme che impongono controlli su tutti i soggetti della filiera, ovvero committente, caricatore e proprietario della merce? Oppure no? Ecco il testo della lettera. Corriere di Novara del 17 novembre scorso abbiamo appreso che in occasione di un controllo su strada effettuato al casello autostradale di Romagnano Sesia una camionista italiano è stato denunciato a piede libero per la fattispecie di cui all’articolo 432 del Codice penale (attentato alla sicurezza dei trasporti) in quanto veniva accertata l’avvenuta alterazione del cronotachigrafo. Evitando, in questa sede, di esprimere giudizi di merito circa la congruità della contestazione penale (a questo ci penserà la magistratura), con la presente mi rivolgo alle signorie vostre per sapere se, tra le contestazioni eseguite, figurano anche quelle disposizioni del Codice della strada più direttamente coinvolte dalla condotta accertata, ovvero l’articolo 179 del Codice della strada (per la guida con cronotachigrafo manomesso) e l’articolo 174 del Codice della strada (violazione dei tempi di guida e di riposo). In particolare, gradirei conoscere se gli agenti hanno provveduto a contestare quest’ultima disposizione del del Codice della strada e, in caso affermativo, se è stata attivato il meccanismo per l’accertamento della responsabilità di filiera previsto agli articoli 7 e 8 del Decreto Legislativo 286 del 21 novembre 2005 e successive modifiche, in base al quale la violazione dell’articolo 174 del Codice della strada deve essere contestata anche a quei soggetti (committente, caricatore e proprietario della merce) che abbiano fornito istruzioni incompatibili con il rispetto della citata disposizione. A questo proposito, mi sia consentito ricordare che con circolare interministeriale (Interno e Trasporti) del 15 settembre 2010 sono state dettagliate le formalità da seguire per procedere a siffatta contestazione, tenendo conto della forma (scritta o non) del contratto di trasporto. Sin dall’avvento di questa disposizione la Conftrasporto ha ritenuto che la concreta applicazione della responsabilità condivisa sia essenziale affinché tutti gli operatori coinvolti nel trasporto agiscano nel rispetto delle regole, a garanzia della sicurezza degli utenti della strada. Purtroppo, l’esperienza di questi anni ci ha insegnato che queste procedure non sempre vengono applicate, motivo per cui lo scorso 10 novembre la Conftrasporto ha scritto al direttore del Servizio di Polizia stradale, dottor Giuseppe Bisogno, reclamando maggiore attenzione da parte dei Compartimenti affinché operino in conformità alle predette disposizioni. A questo proposito, allego per vostra conoscenza la lettera summenzionata. Nel confidare affinché l’operato degli agenti sia avvenuto nel rispetto delle norme vigenti, resto in attesa di un vostro cortese riscontro e porgo i miei distinti saluti”.