“Dal 25 al 29 maggio gli autotrasportatori scenderanno in strada per protestare contro la sordità del governo nazionale e la superficialità dell’esecutivo regionale indisponibili a incontrare gli operatori del trasporto in profonda difficoltà a causa del crollo del viadotto Himera sull’A19 che ha di fatto tagliato la Sicilia in due”. Ad annunciare la protesta, nell’aria da giorni, è stato il presidente regionale della Fai (Federazione autotrasportatori italiani) siciliana Giovanni Agrillo che in un comunicato diffuso alle agenzie di stampa ha denunciato come “per attraversare la Sicilia alcune aziende hanno perso le commesse poiché non in grado di rispettare i termini contrattuali dovuti ai maggiori tempi di percorrenza. “Di fronte a una simile situazione”, ha aggiunto Giovanmni Agrillo,”pretendiamo risposte e sostegno da parte delle istituzioni agli autotrasportatori siciliani costretti a sforzi economici importanti. E non ci bastano le rassicurazioni del ministro Delrio: senza l’annullamento dei pedaggi sulla Catania-Messina e sulla Messina-Palermo e importanti incentivi sulle autostrade del mare e su quelle ferrate le nostre fragili aziende chiuderanno prima dell’apertura dei cantieri del nuovo viadotto. Pretendiamo risposte da Roma e da Palermo, e non ci fermeremo finché non le otterremo”.