Sistri, il pesce d’aprile 2015 è uno “scherzo” che costerà caro ai trasportatori

Leggendo le dichiarazioni rilasciate da vari esponenti sembrava che le forze politiche fossero nella gran parte favorevoli al rinvio al 31 dicembre 2015 dell’entrata in vigore delle sanzioni per chi non risultasse iscritto al Sistri, il sistema di tracciabilità del rifiuti. Poi però qualcosa dev’essere mutato visto che la proroga dell’entrata in vigore dell’ammenda, stabilita in 15.500 euro, è stata fissata dal decreto Milleproroghe al prossimo 1 aprile, con poche speranze  possa trattarsi di un “pesce”. Può darsi che le motivazioni, per ora segrete, possano essere importanti, ma resta un dato certo: che il sistema di tracciabilità, almeno nella versione fin qui proposta, si è rivelato inutile, come hanno confermato i risultati del Click day; le dichiarazioni del sostituto procuratore antimafia Catello Maresca; i documenti della Commissione parlamentare e le ammissioni dell’attuale ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti che l’11 agosto scorso ha  dichiarato: “il Sistri è obsoleto e va sostituito con uno più moderno e funzionale”.  O come hanno affermato  i giudici ai quali Conftrasporto si è rivolta a sostegno delle imprese e che hanno dato ragione a queste ultime, condannando il ministero.  Prima ovviamente che i solerti funzionari (tanto non pagano loro) decidessero di appellarsi al grado di giudizio superiore, contando forse sul fatto che le imprese, per non sostenere i costi, rinunciassero a costituirsi. Ma allora, per quale ragione far pagare l’iscrizione al Sistri, iscrizione che per le imprese di autotrasporto prevede, oltre a una quota fissa, un costo aggiuntivo per ogni automezzo posseduto? La scelta non viaggia forse in direzione opposta alla volontà più volte annunciata dal presidente del Consiglio Matteo Renzi di voler rendere più semplice la vita alle imprese (che sono perfettamente d’accordo sulla necessità di avere un sistema di tracciabilità, ma a condizione che sia semplice, funzionante e applicabile a tutti, vettori esteri compresi)?

Paolo Uggé