Google sfida Uber: l’auto a noleggio in futuro si potrà guidare da sola?

Dall’auto a noleggio con conducente all’auto a noleggio, ma senza conducente. La strada dell’auto che si guida da sola potrebbe in futuro prevedere anche il noleggio. Con Google e Uber che da alleati diventerebbero concorrenti. Secondo Bloomberg, il gigante di Mountain View dopo aver investito nella start up di San Francisco sta pensando di sviluppare un suo servizio di noleggio auto, ma senza conducente. La base è il progetto di auto che si fuida da sola su cui sta lavorando. Intanto Uber pensa di aprire un centro per studiare proprio lo sviluppo di auto senza conducente. La sfida è iniziata.

Come spiega l’Ansa, Google è stato uno dei principali finanziatori dell’app contribuendo in maniera significativa, nonostante le polemiche nate in diversi Paesi del mondo sulla legalità del servizio, a farne lievitare la quotazione di mercato a 40 miliardi di dollari. Secondo Bloomberg, sarebbe stato proprio uno dei manager di Big G, David Drummond, entrato nel consiglio di amministrazione di Uber dopo l’investimento di Google Venture, a mostrare agli altri membri del board della start up di San Francisco le immagini di un progetto di noleggio auto ispirato a uno già usato attualmente dai dipendenti di Mountain View. A Uber è suonato il campanello d’allarme tanto che il cda starebbe valutando di chiedere a Drummond le dimissioni. Google non ha mai fatto mistero delle sue ambizioni di rivoluzionare il trasporto con veicoli autonomi. Il suo prototipo di auto che si guida da sola è stato presentato nel 2014, l’obiettivo è di portare questi veicoli sulle strade il più presto possibile. Come fa notare Bloomberg, anche Mercedes, Audi e Tesla stanno sviluppando auto senza conducente “ma non è chiaro se i loro progetti sono in stato avanzato come quello di Google”. L’azienda di Mountain View, infatti, ne ha parlato anche all’ultimo Salone auto di Detroit, lo scorso mese. Chris Urmson, a capo del progetto di Big G dell’auto che si guida da sola, in questa occasione ha anche esplicitamente parlato della possibilità, in futuro, di trasporto condiviso e servizi di noleggio. Anche Uber si sta organizzando. Secondo il New York Times, la società pensa di aprire un centro a Pittsburgh per approfondire il progetto di auto senza conducente. Il laboratorio lavorerà a stretto contatto con l’università Carnegie Mellon che da anni è all’avanguardia nella robotica e nei veicoli automatizzati. Resta da capire, spiega sempre l’Ansa, quando i due progetti entreranno nella vita di tutti i giorni, codice stradale permettendo, e quali saranno le reazioni e le perplessità del pubblico nel farsi scarrozzare da auto senza conducente. E soprattutto cosa avranno da dire i taxisti, categoria già in rivolta dopo la diffusione di Uber.