Brebemi, i camionisti sono pronti a utilizzarla, ma solo a prezzi più competitivi

“Noi autotrasportatori vogliamo usare la Brebemi, ma ci dev’essere consentito di poterlo fare  senza svenarci”. A lanciare l’appello affinché la nuova autostrada Brescia – Bergamo – Milano possa diventare una reale alternativa alla A4 per moltissimi mezzi pesanti che ogni giorno trasportano merci attraverso la Lombardia, è stato Antonio Petrogalli, storica “guida” della Fai Conftrasporto di Brescia che anche nella sua ultima riunione da presidente (dopo 30 anni ha deciso infatti di lasciare l’incarico per assumere quello di past president) ha voluto fare quello che per tre decenni ha sempre fatto per i propri associati: combattere per assicurare alla categoria condizioni di lavoro sempre migliori, per aprire ai propri associati e più in generale a tutti i colleghi autotrasportatori nuove strade verso nuove opportunità di crescita. Continua a leggere



Beffa ambiente: i rimborsi sulle accise a chi usa gasolio e non per i carburanti puliti

cristinelliDa una parte il Governo che vuol tagliare i rimborsi sulle accise per il gasolio da autotrasporto; dall’altra migliaia di autotrasportatori in rivolta contro questa “manovra” finanziaria destinata dare il colpo di grazia al settore, estromettendo moltissime imprese italiane dal mercato europeo e facendone chiudere probabilmente un altro bel po’. Da settimane il tema dei tagli ai rimborsi al gasolio è diventato uno degli argomenti del giorno, arricchito di volta in volta di nuovi capitoli. Come, per esempio, la proposta di riconoscere i rimborsi sulle accise solamente a chi ha camion che inquinano meno. Una buona mossa a difesa dell’ambiente, anche perché nel nostro Paese, dove nei centri storici entrano solo auto Euro 5 o 6, ci sono in circolazione qualcosa come 100mila camion Euro 0, o addirittura “no euro”: ovvero mezzi che hanno 30 anni di vita, nati quando la nuova classificazione dei mezzi di trasporto non era stata neppure lontanamente immaginata. Ma ci sono altre mosse, altrettanto importanti per la difesa dell’ambiente, che potrebbero e dovrebbero essere fatte. Continua a leggere



Confusione con la segnaletica stradale, rimosse le insegne di un compro oro

A Monza sono state rimosse le insegne di un compro oro. Il motivo? Contrastano con quanto previsto dal Codice della strada, perché avrebbero “ingenerato confusione con la segnaletica stradale”. Il Comune era intervenuto dopo un accertamento del Nucleo vigilanza ambientale della polizia locale. Al titolare era stato redatto un verbale con l’imposizione di rimuovere a sue spese le insegne contestate. “Cosa che”, riferiscono dagli uffici della polizia locale, “non è tuttavia avvenuta”. Continua a leggere



Il Comitato per la portualità e la logistica? Tutti professori, ma manca chi le cose le fa

bendotti 1“Nominare un comitato scientifico affidandogli di elaborare e valutare un piano strategico nazionale della portualità e della logistica senza prevedere che ne faccia parte anche un rappresentante del mondo dell’autotrasporto, un operatore multimodale che sappia, per esperienza diretta, cosa avviene in un porto quando i container pieni zeppi di merci vengono caricati o scaricati per passare delle stive delle navi ai rimorchi dei tir o viceversa, che sappia quali pratiche occorre fare e come muoversi, ha dell’incredibile. E stupisce che una simile “dimenticanza” sia stata fatta da una persona attenta come il ministro ai Trasporti Maurizio Lupi”.  Ad affermarlo è il segretario della Fai Conftrasporto di Bergamo, Doriano Bendotti, che all’assemblea generale degli autotrasportatori che si è svolta domenica 16 novembre a Brescia ha sottolineato come , così come stata strutturata, la nuova commissione, sia “un’incompiuta”. Continua a leggere



Lupi: “Ponte sullo Stretto, il capitolo è chiuso. Ma la mia posizione è diversa”

“Il capitolo Ponte sullo Stretto è chiuso perché lo ha chiuso qualcun altro. Le leggi in Italia si rispettano”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi. “Qualcuno, nel 2012, ha approvato con una legge la decisione di mettere in liquidazione la Società “Ponte sullo Stretto di Messina”. Ci sono contenziosi in corso, e quindi lo Stato dovrà, tenendo conto di quella legge, fare gli atti e prendere le decisioni conseguenti”. Continua a leggere