“Anziché riflettere sulle croniche inefficienze a danno delle imprese di trasporto create dalle imprese che lui stesso rappresenta, al punto da trascinarle all’impossibilità di continuare a fare impresa, il presidente di Assologistica Carlo Mearelli si permette addirittura di dare lezioni in un momento critico per tutto l’autotrasporto italiano. Col solo risultato, purtroppo, di fare affermazioni scorrette oltre che inopportune, lanciando provocazioni che non servono a niente se non a causare confusione e possibili nuovi danni. Al signor Mearelli voglio anche ricordare che con le sue affermazioni non ha fatto altro che scopiazzare quanto affermato anni fa da da qualcuno molto più importante di lui, il ministro dei Trasporti in carica nel 2007, per commentare un fermo che a suo dire non sarebbe riuscito. Tutti ricordano come finì nel dicembre del 2007”. Con queste parole il segretario nazionale di Conftrasporto Pasquale Russo ha replicato alle dichiarazioni del presidente di Assologistica che, parlando del fermo dei trasporti nazionale che potrebbe scattare a inizio dicembre, l’ha definito ““una tragicomica messinscena in un momento critico per l’intero sistema”, accusando in particolare il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, di essere “un capopopolo datato”, capace solo di proporre “l’ennesima sortita di ricatto sistematico puntualmente in prossimità dei periodi di picco lavorativo”. Lasciatelo scioperare: vediamo chi lo segue e per quanto tempo” ha profetizzato Carlo Mearelli, al quale Pasquale Russo replica: “I capopolo datati sono lì perché hanno una storia, quindi l’aggettivo datato è un complimento, mentre la storia associativa del signor Mearelli non è nota ne tantomeno interessante. Abbia rispetto dunque il signor Mearelli per la più grande associazione dell’autotrasporto italiano e pensi piuttosto a proporre soluzioni innovative che possano fare uscire le imprese che rappresenta da una incapacità organizzativa che crea inefficienza e costi improduttivi al sistema trasportistico italiano. Lasciando stare i problemi dell’autotrasporto, visto che non li conosce e che nessuno ha mai richiesto un suo intervento”. Infine l’ultima considerazione: “Immagino che tra le organizzazioni di categoria alle quali si riferisce il signor Mearelli affermando che “hanno compreso che i tempi sono maturi” ci sia la stessa associazione che meno di un’anno fa ha partecipato alla protesta dei Forconi e alla quale il presidente di Assologistica ha dato il proprio assenso per acconsentire che aderisse alla sua confederazione di appartenenza, la Confetra. Se sono queste le realtà associative che ritiene validi interlocutori, faccia pure. Il mondo degli operatori ha l’intelligenza e gli strumenti per capire perfettamente chi sta lavorando per tutelarli e chi no. Magari permettendosi di salire in cattedra per dare lezioni non richieste e, soprattutto, gravemente insufficienti”.