Non esiste alcuna relazione tra la circolazione dei veicoli pesanti e il tasso di incidentalità, quindi che senso ha basarsi su questa presunta relazione per definire il calendario dei divieti di circolazione dei camion? Nessun senso. E allora ridisegniamo il calendario di giorni e orari in cui far circolare liberamente i tir. È quanto chiede il presidente di Anita, Thomas Baumgartner, che in un comunicato diffuso dall’associazione,dopo aver sottolineato come “nei giorni scorsi si sia tenuto un incontro della Commissione sicurezza per l’autotrasporto, presso il ministero dell’Interno, durante il quale è stata evidenziata la mancanza di relazione tra la circolazione dei veicoli pesanti e il tasso di incidentalità, relazione che in passato è stata posta alla base del calendario dei divieti di circolazione dei mezzi pesanti e che occorre rivedere”, ha chiesto al ministro per i Trasporti e le infrastrutture Maurizio Lupi di convocare un tavolo di discussione per affrontare il tema della revisione delle giornate di divieto per il 2015. “Non possiamo permetterci di essere il Paese con il maggior numero di giornate di divieto di circolazione dei mezzi pesanti in Europa”, ha affermato Thomas Baumgartner, “ancor più alla luce dei dati che ormai dimostrano l’assenza di un nesso causale con l’incidentalità stradale”. Nel documento diffuso da Anita si sottolinea anche come siamo ben 12 i Paesi dell’Unione europea che non hanno divieti neanche nelle domeniche e nei giorni di festività nazionale, tra cui la Danimarca, il Belgio e l’Olanda, Paese quest’ultimo Paese che rappresenta un caso d’eccellenza per le attività di logistica. “I dati forniti dalla Polizia stradale dimostrano che su 728 incidenti stradali mortali, avvenuti nel primo semestre 2014, l’88 per cento non vede implicati veicoli pesanti e che la maggior parte di questi avviene in ambito urbano”, ha concluso il presidente di Anita. ” Inoltre, il tasso generale di incidenti nei quali sono coinvolti i mezzi pesanti risulta in calo (-8,2 per cento). L’Italia è l’unico Paese che prevede divieti di circolazione anche di venerdì per un totale di 78 giornate di divieto e se vogliamo far ripartire l’economia italiana, bisogna eliminare gli ostacoli che comprimono la produttività delle imprese ed il tema dei divieti di circolazione è uno di questi. Chiediamo, pertanto, di concentrare i divieti nelle sole giornate festive e di promuovere misure alternative nel periodo estivo che siano capaci di coniugare le esigenze del traffico privato con quelle del trasporto delle merci. Pensiamo, per esempio, a misure quali il divieto di sorpasso tra mezzi pesanti sulle tratte stradali e autostradali a due corsie”.