L’ottavo mese consecutivo di crescita in Europa certifica la ripresa del mercato di veicoli per il trasporto merci e persone. Secondo i dati diffusi dall’Acea, il comparto nel suo insieme ha fatto segnare ad aprile +5,1 per cento, con il primo quadrimestre che si chiude in crescita dell’8,7 per cento. Come spiega il Centro Studi Promotor, trainano il settore soprattutto i veicoli commerciali con portata fino a 3,5 tonnellate (+6,4 per cento in aprile), mentre soffrono ancora i veicoli industriali con portata superiore alle 3,5 tonnellate, le cui vendite in aprile sono in calo del 2,9 per cento. Bene invece gli autobus che, sempre ad aprile, registrano una crescita delle vendite del 20,4 per cento. Nel nostro Paese la situazione è diversa, con gli autobus che soffrono e una confortante ripresa del mercato dei camion.
Secondo i dati dell’Acea, in Italia la crescita dell’intero settore ad aprile è del 15,2 per cento. Ma anche nel nostro Paese ci sono delle differenze, con una vigorosa ripresa per i veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate (+16,9 per cento ad aprile e +15,8 per cento nel primo quadrimestre dell’anno). In salita, anche se con tassi inferiori, anche i dati dei veicoli industriali (+10,2 per cento ad aprile, +8,5 per cento nel quadrimestre), mentre è in seria difficoltà il comparto degli autobus, che accusa un calo di vendite del 31,6 per cento ad aprile e del 9,4 per cento nel periodo da gennaio ad aprile. Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, “la conferma, dopo una durissima crisi, dell’inversione di tendenza del mercato dei veicoli per trasporto di merci nel nostro Paese è un segnale molto positivo in quanto le decisioni di acquisto di questi mezzi sono strettamente legate alle previsioni degli operatori sulla domanda di autotrasporto e quindi sulla ripresa dell’economia”, si legge in una nota. “La domanda di veicoli commerciali e industriali è infatti un indicatore che anticipa l’evoluzione del quadro congiunturale. In Italia questa domanda sta crescendo coerentemente con il clima di fiducia delle imprese e delle famiglie. E questo è di buon auspicio per la ripresa dell’economia italiana che nonostante le attese del Governo stenta ancora a manifestarsi”.