Sistri, dopo gli arresti il ministero annulla il contratto con Selex Finmeccanica?

Il ministero dell’Ambiente è pronto a sciogliere  il contratto con la Selex per la realizzazione del Sistri, il famoso (ma forse, visti i clamorosi fallimenti, i costi stratosferici e le inchieste giudiziarie sarebbe più il caso di dire famigerato…) sistema di tracciamento dei rifiuti? Sembrerebbe di sì, almeno a giudicare dalla risposta fornita dal sottosegretario all’Ambiente, Silvia Velo, a un’interrogazione alla Camera dei deputati presentata dal Movimento 5 Stelle e relativa alle indagini che hanno portato all’arresto di quattro persone nei giorni scorsi. Cosa ha risposto Silvia Velo? Che “la Selex, senza informare il ministero dell’Ambiente, ha subappaltato parte del servizio del Sistri a un’altra società. E questo è motivo di risoluzione del contratto”.  Parole che pesano come macigni sul destino del contratto con la Selex,  società del gruppo Finmeccanica, “accusata” dal sottosegretario all’Ambiente di aver subappaltato il lavoro per la realizzazione della piattaforma informatica (le ormai famigeratissime black box) con cui tracciare gli spostamenti dei rifiuti senza aver mai presentato al ministero istanza di autorizzazione, come invece l’iniziale contratto di affidamento richiedeva. Comportamento che il ministero considera “causa di risoluzione del contratto”. E a sottolineare come il rapporto fra Selex e ministero sia arrivato ormai al capolinea contribuisce anche la decisione, da parte del ministero, “di far acquisire da parte dall’avvocatura generale dello Stato un parere sulle iniziative da assumere, anche ai fini della risoluzione del contratto”, oltre all’annuncio “laddove si arrivasse a un rinvio a giudizio degli imputati nell’inchiesta, di far richiesta alla presidenza del consiglio dei ministri per la costituzione di parte civile nel processo”. Una risposta che ha pienamente soddisfatto i deputati 5 Stelle firmatari dell’interrogazione presentata immediatamente dopo gli ultimi quattro arresti attuati dalla magistratura nell’ambito dell’indagine sulle false fatturazioni della Selex Service Management per il Sistri, fatture che avrebbero avuto lo scopo di creare fondi neri per pagare tangenti. Secondo gli esponenti del Movimento 5 Stelle “finalmente è stata fatta un po’ di chiarezza sulla giungla di contratti e subappalti che hanno reso il Sistri inapplicabile ed eccessivamente oneroso”.