Sciopero dei piloti, Lufthansa lascia a terra 425mila passeggeri: cancellati 3.800 voli

La più grande compagnia aerea d’Europa lascia a terra quasi mezzo milione di passeggeri. A causa dello sciopero dei piloti del sindacato Cockpit, Lufthansa ha infatti deciso di cancellare oltre 3.800 voli in programma tra mercoledì 2 e venerdì 4 aprile. Per tre giorni la compagnia tedesca resterà praticamente ferma, visto che verranno garantiti solamente 500 voli, in gran parte a corto raggio. Tra le tratte cancellate anche 23 su 31 voli cargo.

L’agitazione dei 5400 piloti della compagnia non ha precedenti nella storia di Lufthansa e costerà oltre dieci milioni di euro, con gravi ripercussioni sul traffico in Europa e non solo.  Secondo la compagnia tedesca saranno coinvolti dall’agitazione circa 425mila passeggeri, cui sono state intanto offerte diverse possibilità alternative per tentare di limitare il caos negli aeroporti. Come spiega un’agenzia Ansa, al centro del confronto tra la dirigenza e Cockpit c’è la revisione del piano di prepensionamento, annunciata unilateralmente da Lufthansa, contro cui ha votato per lo sciopero il 99,1 per cento dei piloti. In discussione, ma meno significativo per la contrapposizione in corso, il rinnovo del contratto aziendale, per cui il potente sindacato chiede un aumento vicino al 10 per cento. Attualmente sembra non esserci spazio per ulteriori trattative tra le parti dopo il fallimento del confronto dello scorso fine settimana. La portavoce di Lufthansa, Bettina Volkens, ha criticato la decisione di scioperare per tre giorni con la trattativa ancora in pieno corso e l’azienda pronta a offrire ”buone condizioni”. Di tutt’altro avviso il sindacato di categoria dei piloti, stando al quale i piani di Lufthansa creerebbero condizioni svantaggiose per i più giovani, creando un gap generazionale inaccettabile.
Secondo il portavoce di Cockpit, Joerg Handwerg, dietro la posizione di scontro di Lufthansa si nascondono gli interessi dei grandi investitori britannici. Tra i proprietari figurano infatti Blackrock, Templeton e Capital Group, ciascuno con il 5 per cento delle azioni Lufthansa. A loro, e agli altri investitori, il presidente in uscita Christoph Franz ha promesso un risultato operativo di 2,65 miliardi di euro per il 2015.
La compagnia tedesca è una delle aziende più colpite, ultimamente, da una serie di agitazioni che riguardano il settore aereo, ma non solo. Per lo sciopero degli operatori della sicurezza a terra dello scalo di Francoforte, lo scorso febbraio, Lufthansa, come altre compagnie, aveva dovuto cancellare decine di voli. Solo la scorsa settimana, inoltre, oltre 600 voli del più grande operatore europeo erano saltati per le trattative in corso per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego.
Lo sciopero ha già iniziato a produrre i suoi primi frutti: già oggi, primo aprile, Lufthansa ha cancellato quaranta voli, in maggioranza collegamenti a lungo raggio che sarebbero dovuti atterrare a Francoforte o Monaco mercoledì mattina. E altri voli salteranno anche nella giornata di sabato, quando il traffico tornerà lentamente alla normalità. Il gruppo opera circa 1800 voli al giorno, ma non tutte le consociate sono coinvolte nello sciopero.

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