“L’alta velocità tra Venezia e Trieste va avanti. Abbiamo deciso di abbandonare il vecchio progetto del 2010 e di sbloccare la progettazione di un nuovo tracciato, che ha già il consenso del territorio per il tratto veneto”. Lo ha spiegato il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi. “Presto arriveranno le osservazioni dal Friuli Venezia Giulia, Rfi le prenderà in considerazione e le verificherà, in modo da poter avviare in tempi rapidi lo studio di fattibilità e il conseguente progetto preliminare da sottoporre al ministero dell’Ambiente per la Valutazione di impatto ambientale”, ha detto Lupi.
Dall’incontro al ministero a Roma, al quale hanno partecipato anche il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il commissario straordinario per la Tav Venezia-Trieste Bortolo Mainardi e i vertici di Rfi, l’amministratore delegato Michele Elia e il direttore Investimenti Maurizio Gentile, è emerso che parallelamente alla progettazione della Tav, Rfi sta lavorando per velocizzare la linea esistente con interventi funzionali di ammodernamento tecnologico che permetteranno velocità dei treni fino a 200 km orari. “A tal fine”, si legge in una nota del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, “è stata evidenziata la necessità di intervento su alcuni nodi critici (Linea dei Bivi, Bivio San Polo, passaggi a livello, nodo di Udine). L’investimento per queste opere è di 1 miliardo e 800 milioni di euro”. Lupi, in accordo con Zaia, ha chiesto a Rfi di lavorare anche sul collegamento ferroviario con l’aeroporto di Venezia.