Oltre al danno questa volta non ci sarà la beffa. La Camera dei Deputati ha infatti approvato l’emendamento che sospende per 10 mesi le nuove sanzioni sul Sistri, il sistema di controllo dei rifiuti, affermando che nei dieci mesi successivi alla data del 1 ottobre 2013 (data in cui, nonostante le pesantissime polemiche, il Sistri è entrato in vigore) “continuano ad applicarsi gli adempimenti e gli obblighi di cui agli articoli 188,189, 190 e 193 del decreto legislativo 3 aprile 2006, numero 152, nel testo previgente alle modifiche apportate dal decreto legislativo 3 dicembre 2010, numero 205, nonché le relative sanzioni”. Una decisione, comunicata ufficialmente dal sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti con delega all’autotrasporto Rocco Girlanda, che ha fatto rifare un sospiro di sollievo a migliaia di imprese di autotrasporto che in passato si erano viste obbligate a montare le ormai famigerate scatole nere mai entrate in funzione. “Questa decisione rappresenta una risposta chiara dell’attenzione del governo per le esigenze del settore dell’autotrasporto, esigenze discusse ed approfondite nei tavoli tecnici che si sono susseguiti negli ultimi giorni, e che si inserisce in maniera coerente con quanto evidenziato da parte del ministro Maurizio Lupi al Presidente del Consiglio e al Ministero dell’Economia circa la necessità di correggere, in sede parlamentare, la legge di stabilità dove prevede la riduzione dei crediti di imposta per gli autotrasportatori per il rimborso delle accise sul carburante”, ha commentato Rocco Girlanda. Rete Imprese Italia ha espresso soddisfazione “per l’emendamento proposto dagli onorevoli Vignali e Pizzolante, fatto proprio dal Governo e approvato dalla Camera. Si tratta di un significativo stop a una procedura che sta creando gravi problemi alle imprese” e ha invitato il Governo a “utilizzare al meglio la proroga per realizzare una sperimentazione concordata e finalizzata alla verifica dell’intero sistema di tracciabilità dei rifiuti”.