Il titolo “Nota esplicativa ai fini dell’applicazione dell’articolo 11 del decreto legge 31 agosto 2013 numero 101, Semplificazione e razionalizzazione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti – Sistri”, non è certo di quelli che sembrano fatti apposta per invogliare alla lettura e la premessa “L’articolo 11, comma 1, del decreto legge 31 agosto 2013, n.101, modificando i commi 1, 2 e 3 dell’articolo 188-ter, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, prevede un obbligo di adesione al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri) per i seguenti soggetti…..” non migliora granchè la situazione. Ma tant’è, questo è il linguaggio burocratese e questo è quello che le imprese devono leggere per capire come comportarsi con il Sistri, il sistema per il controllo dei rifiuti entrato in vigore, fra mille polemiche dopo i clamorosi insuccessi del passato, il 1 ottobre. Continua a leggere
Archivi giornalieri: 1 Ottobre 2013
Fast & Furious, quasi pronto il numero 7. Vin Diesel aggiorna i fan online
Manca quasi un anno all’uscita sugli schermi italiani, ma già si parla dell’ultima fatica di Vin Diesel, l’edizione numero sette di Fast & Furious, film cult per gli appassionati di azione e di tuning. “Siamo sul sul set di Fast & Furious 7. Ci credete, sette? È grazie al vostro supporto se siamo qui e grazie di essere i fan numero 1 in tutta Hollywood”. È stato proprio Vin Diesel ad aggiornare i suoi fan online con un videomessaggio. Continua a leggere
Parcheggi, gli italiani li vogliono gratis. E c’è chi sogna di eliminare le strisce
A pettine, a esse, a lisca di pesce, selvaggio o creativo, in qualunque forma si presenti rimane l’incubo numero uno di ogni automobilista in città: il parcheggio. Qual è la ricetta degli italiani per migliorare la situazione dei parcheggi? Il Centro Studi e Documentazione della compagnia di assicurazione online Direct Line ha sondato le opinioni degli italiani sull’argomento e ha rilevato che se il 53 per cento degli italiani intervistati desidera più aree parcheggio gratuite, il 38 per cento propone di attivare un servizio navetta gratuito che colleghi il centro città con i grandi parcheggi. Continua a leggere
Viaggio nelle radio: al volante cosa ascoltate e cosa vi fa cambiare frequenza?
Radio on & Radio off. Ovvero un viaggio attraverso le emittenti e i programmi radiofonici da accendere, perché interessanti, brillanti, intriganti, creativi, simpatici (e chi più ne ha più ne metta…) e quelli invece da spegnere, per fare immediatamente zapping alla ricerca di una nuova emittente, di un nuovo conduttore, di un nuovo appuntamento più interessante. Chi meglio di milioni di automobilisti e camionisti, che spesso per ore ogni giorno hanno per compagna di viaggio solo la radio, può stilare una classifica dei migliori e peggiori programmi radiofonici? Per questo Strafacendo.tgcom24.it ha deciso di chiedere a chi viaggia su strade e autostrade, con la radio come miglior mezzo d’informazione e di relax, di compiere un “viaggio nelle radio”, segnalando i programmi in e out, commentando quanto ha ascoltato… Continua a leggere
Trasporto merci su nave, così l’Italia continua a buttare a mare miliardi di euro
Fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Un detto che calza a pennello per riassumere la storia di una possibile opportunità di far ripartire l’economia puntualmente sprecata da un governo che pure si è autonominato “del fare”. La storia è quella dei nostri porti che oggi, per colpa di un mare di burocrazia e di scarsa funzionalità, fanno perdere al nostro Paese 600 milioni di euro in dazi, 150 milioni in tasse portuali e qualche miliardo di Iva non riscossa. E questo perché una consistente fetta delle merci destinate all’Italia vengono sdoganate nei porti del nord Europa. Riportarle in Italia” sarebbe semplice: basterebbe eliminare le 68 operazioni di controllo e ridurre gli enti (18) che sovrintendono alle operazioni per migliorare la competitività dei nostri porti. Continua a leggere
Il superbollo è controproducente: il fisco ha già perso 140 milioni di euro
Abolire il superbollo. Lo chiedono, con una lettera al Ministero dell’Economia, le associazioni filiera automotive (Anfia, Aniasa, Assilea, Federauto, Unasca, Unrae) evidenziando che nel solo 2012 il superbollo ha prodotto una perdita complessiva, tra minori entrate e mancato introito di circa 140 milioni di euro. Il superbollo era nato nel 2011 per portare nelle casse dello Stato 168 milioni di euro, mentre in realtà ha prodotto una serie di effetti perversi che stanno penalizzando l’erario, il mercato auto e il suo indotto. Continua a leggere