Gasolio annacquato e pieni truccati: un benzinaio su sette froda i clienti

C’era chi mischiava il gasolio con l’acqua e chi erogava meno carburante rispetto a quanto evidenziato sul display. Trucchi messi in atto da tantissimi benzinai, scovati grazie a una serie di controlli della Guardia di Finanza. Su 1.216 distributori di carburante ispezionati dall’inizio del mese di agosto, oltre il 14 per cento (174) ha evidenziato irregolarità. Undici gestori sono stati denunciati alle Procure per frode in commercio o uso di strumenti di misura alterati e 59 colonnine o pistole erogatrici sono state sequestrate. I gestori sanzionati amministrativamente sono stati 68, tra cui 61 per violazione della disciplina sui prezzi esposti, non corrispondenti a quanto indicato dalle colonnine dopo il rifornimento, e sette per rimozione dei sigilli che assicurano il corretto e regolare funzionamento degli impianti. 

Tra i casi più eclatanti, uno in provincia di Napoli, dove alcuni automobilisti sono finiti ”in panne” poco dopo aver fatto il pieno. I finanzieri di Casalnuovo (Napoli) hanno proceduto al prelievo di campioni nei distributori della zona, individuando il responsabile. Le analisi chimiche, immediatamente eseguite in un laboratorio specializzato, hanno evidenziato la presenza del 15 per cento di acqua. Il gestore è stato denunciato e l’impianto, con 12 colonnine e due cisterne contenenti oltre 20.000 litri di gasolio ”annacquato”, è stato sequestrato.
Sempre in provincia di Napoli, è stato scoperto un altro impianto con le schede elettroniche dei contalitri alterate. In questo modo oltre 1.200.000 litri sono stati venduti ”in nero” e le relative imposte trattenute dal gestore. In due impianti di Palermo, i finanzieri hanno scoperto la manomissione dei sigilli di taratura apposti dall’Ufficio Metrico e l’alterazione dei misuratori, con l’erogazione di carburante inferiore dell’8 per cento rispetto a quanto visualizzato sui display. A Reggio Emilia, la benzina effettivamente erogata da un distributore è risultata inferiore del 10 per cento rispetto a quanto indicato. Il gestore è stato denunciato e la colonnina sequestrata insieme al carburante.
Ma le frodi possono essere anche più fantasiose: nello scorso giugno i finanzieri di Pescara avevano smascherato due gestori, uno dei quali distraeva gli automobilisti proponendo la verifica dei livelli o il cambio dei tergicristalli mentre l’altro azzerava il display, modificando il prezzo visualizzato attraverso i tasti che consentono di impostare l’erogazione di quantitativi predefiniti. Un sistema che consente fra l’altro ai gestori di creare ”riserve occulte” di carburante, venduto separatamente ”in nero”, evadendo anche il fisco. I controlli – avvertono le Fiamme gialle – proseguono.