“Finalmente non esiste più disparità di trattamento tra autotrasportatori italiani e stranieri in merito al pagamento della cauzione da versare nel caso di violazioni a alcune norme del Codice della strada, una disparità che penalizzava i trasportatori italiani favorendo la concorrenza estera. In questo modo sarà cancellata ogni discriminazione. La decisione della Camera dei deputati di convertire in legge il Decreto “del fare” contenente, tra l’altro, una modifica all’articolo 202, del Codice della strada , così come chiesto da Conftrasporto e Confcommercio, rappresenta un importantissimo nuovo traguardo, raggiunto grazie all’impegno di queste due associazioni”. È grandissima la soddisfazione che Paolo Uggè ha espresso commentando la fine della disparità di trattamento fra autotrasportatori italiani chiamati a versare una cauzione in caso di mancato pagamento immediato di una multa, ma anche, ha sottolineato il presidente di Fai Conftrasporto e vicepresideente di Confcommercio, “per l’aumento fino all’80 per cento della misura massima della garanzia diretta concessa dal Fondo di garanzia per le piccole medie imprese, per le operazioni di anticipazione di credito, senza cessione dello stesso, verso imprese che vantano crediti verso la pubblica amministrazione e alle operazioni finanziarie di durata non inferiore a 36 mesi, altra importantissima novità introdotta”. Una soddisfazione doppia visto che in qualità di presidente e vicepresidente rappresenta entrambe le associazioni. “Con questa decisione la Camera ha posto rimedio a un errore commesso nel 2010 quando questa disposizione era stata introdotta in occasione della riforma del Codice della strada”, prosegue Paolo Uggè. Un errore particolarmente pesante per i nostri lavoratori per i quali l’importo della cauzione ammontava alla metà del massimo edittale previsto dalla norma del codice violata, mentre per i secondi, alla luce di una sentenza della Corte di giustizia del 2002, la cauzione si riduceva al minimo edittale. Ora l’importo della cauzione da corrispondere ai sensi del comma 2 bis, art. 202 del Codice della strada, sarà per tutti pari al minimo edittale”. Grande soddisfazione per la decisione è stata espressa anche da Eleuterio Arcese, presidente di Anita, secondo il quale “in un mercato europeo del trasporto occorrono regole comuni che evitino una distorsione della concorrenza, soprattutto se basate su discriminazioni legate alla nazionalità del vettore”.