“Il turismo è la principale risorsa economica per l’Italia, Paese ricco di città d’arte, di natura, di offerte enogastronomiche come forse nessun altro al mondo, ma perché questa risorsa possa aiutare a far ripartire l’economia del Belpaese occorre far viaggiare i turisti in modo diverso. Occorre integrare il sistema dei trasporti e della mobilità con il comparto del turismo realizzando un pacchetto di servizi e innovazioni specificatamente ideati per una più agevole fruizione turistica e culturale del Paese, che comprenda infomobilità, integrazione dei servizi, logistica bagagli. E occorre farlo in fretta, senza attendere i tempi biblici a cui è abituato a viaggiare, purtroppo, il nostro Paese”. Ad affermarlo è Paolo Uggè, vicepresidente di Confcommercio, alla vigilia del convegno organizzato per mercoledì 15 maggio a Roma, nella sede di Confcommercio in Piazza Gioacchino Belli, intitolata “Trasporti al passo, economia ferma”. Continua a leggere
Archivi giornalieri: 14 Maggio 2013
Trasporti al passo, economia ferma: Confcommercio indica da dove ripartire
“Trasporti al passo, economia ferma”. È questo il titolo del convegno organizzato da Confcommercio per mercoledì 15 maggio nella sede di via Belli a Roma con l’obiettivo di fotografare la situazione della filiera logistica e dei sistemi di trasporto nel nostro Paese, ma anche di illustrare le istanze del settore. Un appuntamento che arriva a un anno esatto dalla presentazione del manifesto con cui Confcommercio aveva evidenziato fatti e misfatti di un settore essenziale come quello del trasporto e della logistica e aveva suggerito le possibili mosse per sciogliere i nodi che frenano la competitività del Paese. Continua a leggere
“Auto brasiliane pericolose”. Il New York Times punta il dito sui materiali scadenti
Le auto costruite in Brasile sono meno sicure di quelle fabbricate negli Stati Uniti e in Europa. Lo rileva un’inchiesta del New York Times, secondo cui le macchine fatte nel Paese sudamericano sarebbe costruite con materiali di qualità decisamente inferiore rispetto a quelli usati nell’Unione europea e negli Usa. “Il risultato si vede quando queste vetture circolano per le strade e le trasformano in una tragedia nazionale”, scrive il New York Times. Il quotidiano spiega che l’alto indice di mortalità sulle strade brasiliane, quattro volte superiore a quello Usa, sarebbe imputabile proprio alla fragilità delle auto. Quattro dei cinque modelli più venduti in Brasile, prodotti da General Motors, Volkswagen e Fiat, non hanno superato i crash test eseguiti dalla Lnca, la versione latinoamericana della Euro Ncap, che offre ai consumatori una valutazione indipendente sulle prestazioni di sicurezza. Continua a leggere
Multa da due milioni di euro per un camionista, contrabbandava sigarette
Chi si lamenta perché deve pagare 34 euro per un divieto di sosta legga bene questo articolo. Un camionista di 43 anni è stato condannato a pagare qualcosa come 2 milioni e 300mila euro di multa. Sì, avete letto bene. Così ha deciso il tribunale di Tolmezzo (Udine) dopo averlo condannato pure a un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa. Il motivo di un tale salasso? Semplice, l’uomo trasportata sul suo camion qualcosa come 690 chili di scatoloni pieni di sigarette di contrabbando. Continua a leggere
Dall’Inghilterra all’Italia in Lamborghini, pizzicati ad alta velocità in Svizzera
Nei giorni del giro d’Italia in Lamborghini (clicca qui per tutti i dettagli) due proprietari di bolidi della casa automobilistica fondata da Ferruccio Lamborghini nel 1948 (e pensare che all’inizio Lamborghini erano solo dei trattori agricoli) hanno schiacciato un po’ troppo sull’acceleratore. Due Lamborghini che andavano ben oltre i limiti di velocità sono state infatti “pizzicate” dagli inflessibili gendarmi svizzeri durante un controllo nel Canton Lucerna, poco distante dallo splendido bacino rossocrociato. Entrambe le auto del toro (raffigurato in posizione di “Veronica”), in onore del segno zodiacale del fondatore, avevano targhe britanniche. Continua a leggere
Stangata Imu sui capannoni, i trasportatori chiedono di non pagare l’acconto
L’acconto Imu in scadenza il prossimo 16 giugno conterrà una sorpresa amara per le imprese: l’aumento delle somme da versare per gli immobili strumentali all’attività, tra cui i capannoni industriali, che in alcuni casi finirebbero addirittura con lo sfiorare il 200 per cento in più rispetto al 2011. Una nuova “stangata” che rischia di dare il colpo di grazia a moltissime imprese di autotrasporto già in gravi difficoltà economiche e che ha spinto i responsabili di Conftrasporto a chiedere al Governo la sospensione del pagamento degli acconti. “L’aumento dell’acconto Imu per i beni strumentali all’attività d’impresa per il nostro settore rischia di aggravare una situazione che è divenuta già insostenibile, tenuto conto del forte calo della domanda di trasporto interna ed estera”, ha spiegato il segretario generale di Conftrasporto, Pasquale Russo, “e per questo motivo ci appelliamo al senso di responsabilità dell’Esecutivo, chiedendo l’immediata sospensione del pagamento previsto per il 16 giugno”. Continua a leggere