L’ondata di maltempo attesa per le prossime ore con forti nevicate che interesseranno tutto il Nord Italia, ma anche diverse zone del centro sud, paralizza i Tir. Il Viminale ha infatti invitato le prefetture di 11 regioni coinvolte dall’ondata di maltempo a vietare la circolazione ai camion a partire dalle 22 di domenica sera. I provvedimenti di limitazione della circolazione, confermati dai responsabili di Viabilita’ Italia, struttura presieduta dalla polizia stradale, sono stati diffusi solamente a pochissime ore dall’entrata in vigore del divieto, scatenando le polemiche di moltissimi imprenditori dell’autotrasporto che rischiano di ritrovarsi con mezzi e dipendenti distanti centinaia di chilometri dalla sede e destinati a restare bloccati per 24 ore fino alle 22 di lunedì 11.Ma durissime proteste sono piovute anche da parte di moltissime imprese costrette a sospendere viaggi e spedizioni che avevano già organizzato da tempo e che, se il divieto fosse stato annunciato per tempo, avrebbero potuto essere pianificate correttamente. “Le previsioni meteo indicavano da giorni l’arrivo di questa ondata di maltempo su Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia Romagna, Marche e Umbria”, denuncia Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto e di Unatras. “Possibile che solo a poche ore dall’arrivo della perturbazione si sia compresa la gravità della situazione e la necessità di inviare alle prefetture le ordinanze di divieto? Questo è un esempio di superficialità e disorganizzazione inammissibile, destinato a causare nuovi pesantissimi danni al mondo dell’autotrasporto”. Gli esperti meteo prevedono situazioni particolarmente difficili in Liguria, dove è stato emanato lo stato di allerta 2 (il più elevato grado di allerta) per neve su tutto il territorio regionale, ma anche in alcune aree del Piemonte (le valli Tanaro, in provincia di Cuneo, le valli Belbo e Bormida, tra cuneese, astigiano e alessandrino, la valle Scrivia, in provincia di Alessandria, dove lo spessore del manto nevoso potrebbe superare i 30 centimetri, e in Lombardia.