Assumere un camionista a 380 euro al mese? È fuorilegge. Ma nessuno controlla

“Ecco la dimostrazione lampante di come vengono sfruttati i lavoratori solo per fare utili e per acquisire quote di mercato operando azioni che distorcono la concorrenza. Ma il fatto ancora più grave, al di la’ dell’aspetto etico, è che questo contratto è in contrasto con le leggi europee vigenti. In altre parole è fuorilegge”. Con queste parole Paolo Uggè, già presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio e, da pochi giorni, alla presidenza di Unatras, ha “condannato”, senza appello, la sottoscrizione di un contratto con cui un’impresa italiana ha assunto, in un Paese dell’Est, un camionista per 381 euro di stipendio al mese. “La disposizione sul personale in affitto stabilisce che al lavoratore debba essere riconosciuto come “paga in mano” la medesima retribuzione prevista contrattualmente per i lavoratori italiani che svolgono la medesima mansione”, denuncia sempre Paolo Uggè. “L’impresa sta compiendo un gravissimo errore non solo perchè sta violando le norme, ma anche perché quel conducente, dopo due anni (tanto dura il contratto di affitto) potrebbe presentarsi da un magistrato e richiedere la differenza di quanto non versatogli a norma di legge. Ma forse”, è l’amara conclusione di Paolo Uggè, “al titolare di quell’impresa che paga 380 euro al mese un dipendente per un lavoro pesantissimo, come quello del camionista,  tutto questo non interessa, perchè magari quell’imprenditore è uno dei tanti “squali” abituati a chiudere l’attivita’ per poi riaprirne una nuova con un’altra ragione sociale. Continuando a farla franca perchè tanto nessuno controlla. Ma, a proposito:  i controlli dove sono? Questo paese è sempre più vergognoso:si assillano i pensionati e la povera gente tartassandoli di tasse e si consente che queste mascalzonate siano realizzate sotto gli occhi di tutti….”