Londra senza i caratteristici taxi neri, la società costruttrice rischia il fallimento

È uno dei simboli di Londra, ma presto potrebbe diventare un ricordo del passato. I celebri taxi neri della capitale inglese potrebbero infatti sparire dalle strade della città. Le difficoltà economiche hanno infatti costretto la società costruttrice del “black cab” a chiedere l’amministrazione controllata a seguito dell’impossibilità di trovare finanziamenti per far fronte a urgenti difficoltà e garantire così la sua sopravvivenza.

Come riferisce il Financial Times, lo ha comunicato la stessa Manganese Bronze Holding Plc di base a Coventry. La decisione è stata presa dopo il duro colpo subito dalla casa di produzione quando, solo dieci giorni fa, è stata costretta al ritiro di 400 vetture a causa di un difetto riscontrato nel blocco sterzo e legato ad alcune parti prodotte da una società cinese, con la conseguente sospensione delle vendite. “Manganese Bronze Holding annuncia che i contatti con varie parti al fine di garantire finanziamenti su basi accettabili per far fronte alle esigenze finanziarie della società non sono andati a buon fine”, ha informato la società, annunciando l’intenzione di “presentare la richiesta per la nomina di commissari”. Dopo il ritiro delle vetture, il 12 ottobre scorso, le azioni della Manganese – di proprietà per il 20 per cento del produttore di auto cinese Geely – sono state sospese, innescando un effetto domino con pesanti perdite finanziarie. Immediato lo spettro del fallimento. Il primo appello giunge dal sindacato, che ha esortato la società a fare tutto il possibile per salvaguardare quella che definisce “un’icona britannica”. Un patrimonio che anche il governo dovrebbe contribuire a salvaguardare, aiutando l’azienda a proteggerlo, ha sottolineato Roger Maddison, responsabile del sindacato Unite per il settore automobilistico.