Prendere un aereo a Roma, andare a fare quattro passi a Manhattan e tornarsene in Italia nel giro di un pomeriggio. È questo l’incredibile scenario disegnato dal portale travelnostop.com, che in un articolo spiega come tra dieci anni “la Terra diventerà un pianeta davvero piccolo, dove in appena un’ora si potrà volare da Roma a New York”. Non solo: per arrivare a Tokyo basteranno due ore, mentre con un viaggio di tre ore si raggiungerà l’Australia.
Stanno infatti nascendo ora le tecnologie che permetteranno di volare sempre più in alto e velocissimi, come è emerso dal Congresso Internazionale di Astronautica (Iac 2012) di Napoli. “Le strade dei veicoli spaziali di nuova generazione”, si legge su travelnostop.com, “e quella degli aerei del futuro si sono incrociate e si stanno alimentando a vicenda”.
“Si stanno gettando le basi per costruire velivoli in grado di raggiungere quote fino a 60 chilometri ed è possibile immaginare futuri veicoli da trasporto civili e militari in grado di volare da un continente all’altro in tempi sempre più ridotti”, ha osservato Marcello Spagnulo della presidenza dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi).
“È un campo”, si legge sempre nell’articolo, “nel quale gli Stati Uniti sono all’avanguardia mentre in Europa diverse aziende sono al lavoro sulle nuove tecnologie indispensabili per accedere alla frontiera dei voli suborbitali”.