Distribuzione delle merci nelle città, la rivoluzione parte da Torino, Milano e Napoli

La distribuzione delle merci nelle città “vale” da sola 1/4 della inefficienza logistica del Paese, per cui non possiamo che salutare con enorme piacere l’avvio di un nuovo percorso che potrebbe aiutarci a combattere quell’inefficienza eliminando costi che pesano come macigni sull’economia del Paese”. Con queste parole l’ex sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino ha commentato la firma, avvenuta nella  Sala Londra del Centro congressi del Lingotto di Torino, nell’ambito di “Itn & Telemobility Forum”, dell’accordo sulla logistica e sulla distribuzione delle merci in città tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le amministrazioni di Torino, Milano e Napoli. Un accordo (sottoscritto dal sottosegretario Guido Improta e dagli assessori Claudio Lubatti, Pierfrancesco Maran e Anna Donati) che tiene conto del Piano nazionale della logistica e della direttiva del ministro Corrado Passera alla Consulta generale per l’autotrasporto e per la logistica,  mirate a  individuare in precise azioni e politiche coordinate di “city logistics” un fattore di rilancio. “Nell’elaborazione del Piano della logistica 2012-2020,  col consenso della Consulta,  abbiamo inserita tra le 4 prime proposte di attuazione del Piano stesso proprio una nuova cultura della distribuzione urbana delle merci”, sottolinea Bartolomeo Giachino, “e proprio in attesa che il Governo portasse avanti l’attuazione del Piano, dopo aver firmato un protocollo con l’Anci, avevo proposto a tre amministrazioni aperte come Torino, Napoli e Milano un protocollo che a fine luglio e ai primi di agosto e’ stato approvato dalle tre Giunte comunali. Ora la firma del protocollo tra il ministero  e le tre città, aggiungendo un nuovo importantissimo tassello, rappresenta la conferma la bontà del lavoro intenso della Consulta su questo importantissimo tema  che presto dovrebbe coinvolgere anche altre  città metropolitane. Un ottimo risultato che lascio al lavoro del Governo dei tecnici”. In una lettera inviata agli assessori dei tre Comuni e ai consiglieri della Consulta dell’autotrasporto e della logistica, Bartolomeo Giachino nel complimentarsi per la “nuova collaborazione importante e innovativa sul grosso problema della distribuzione urbana delle merci, uno dei temi più importanti per la competitività e la sostenibilità del nostro Paese”,  ha voluto  sottolineare come “la distribuzione urbana delle merci sia un tema di competitività delle nostre città, dove si produce quasi il 70 per cento del Pil del nostro Paese, e dove per la carenza di infrastrutture vi è un costo da congestione del traffico stimato in 10 miliardi di euro l’anno oltre al problema dell’inquinamento. Con la firma del protocollo questo problema che sino a ieri ha visto le città affrontare, ognuna per conto suo con oltre 100 delibere diverse, sovente senza il parere dei commercianti o di chi distribuisce la merce e sovente contro (Firenze) il parere di commercianti e trasportatori, sarà finalmente affrontato insieme nell’interesse comune di diminuire la congestione, di diminuire l’inquinamento e di rendere più competitive le nostre città, affrontando innanzitutto uno degli aspetti più importanti, quello relativo al rinnovo del parco mezzi circolante, oggi tra i più vetusti d’Europa.  Peccato”, ha concluso amaramente l’ex sottosegretario ai Trasporti, “che questa  conferma di quanto fosse utile il lavoro della Consulta dell’autotrasporto e della logistica coincida con lo scioglimento della stessa Consulta, per di più senza molti risparmi per il Bilancio dello Stato,  proprio mentre negli Usa il presidente Obama ha proposto l’istituzione di un organismo simile”.