Uggè: “I trasportatori non pagheranno il fallimento Sistri. E sono pronti al fermo”

“Comprendiamo bene le ragioni per le quali la Selex si sforza di far vedere che il sistema Sistri sia pronto a entrare in funzione, ma gli operatori del trasporto non intendono, soprattutto in momenti così difficili,  addossarsi gli oneri di un  sistema che non ha ancora risolto tutti i problemi di funzionalità. La Fai non può che condividere il metodo con il quale il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Corrado Passera intende affrontare la questione. Aggravare le condizioni nelle quali si trovano le imprese del settore è inaccettabile e contro ogni logica di sviluppo nel quale il Governo Monti è particolarmente impegnato” . Ad affermatlo è il presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè che, commentando la notizia della possibile entrata in vigore del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, entro il 30 giugno prossimo ha sottolineato come “questo finirebbe senza alcun dubbio per pesare sulle decisioni relative all’attuazione del fermo dei servizi di autotrasporto, oggi solo rinviato. Una decisione che verrà adottata  nel mese di luglio, quando tutte le federazioni si dovranno esprimere sulle iniziative del Governo nei confronti delle imprese di trasporto. Le imprese serie vedono con favore un sistema di controlli anche nel trasporto dei rifiuti”, ha concluso Paolo Uggè, “ciò che non possono accettare è sostenere dei costi per un qualcosa di inutile e inefficace. La Fai, tramite il proprio ufficio legale, ha per la seconda volta diffidato il ministero e si appresta a dar corso, su mandato delle imprese aderenti, all’azione civile di responsabilità, non appena scaduti i tempi assegnati al ministero per porre rimedio ai danni arrecati alla categoria.